Portas: «La Sardegna può guidare il dialogo per la pace»
«L’obiettivo di questa iniziativa è parlare di pace e iniziare un percorso per la pace». Così l’assessora regionale della Pubblica Istruzione e ai Beni Culturali Ilaria Portas presenta la tre giorni “Nel mare di mezzo – legami mediterranei”.
Un bisogno, quello della pace, che definisce urgente e attuale: «Mai come in questo periodo storico abbiamo sentito l'esigenza di rimettere in sesto un'economia e una società che paiono navigare solo in acque di guerra. Invece noi, che siamo al centro del Mediterraneo, la Sardegna, possiamo creare un momento, in tre giorni, in cui ci si confronta sui temi della pace. Lo vogliamo dire soprattutto ai nostri giovani e alle nostre giovani».
Un ruolo centrale, quello dell'Isola, che Portas lega anche alla sua storia e alla sua geografia: «La Sardegna, anche visivamente, rappresenta una terra di mezzo, crocevia di popoli che si sono confrontati e hanno fatto guerre, ma che alla fine hanno fatto nascere dal loro incontro la nostra civiltà occidentale».
La conferenza si terrà dal 5 al 7 dicembre all’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari e vedrà la partecipazione oltre 35 ospiti, a partire dalle più alte cariche regionali: interverranno la presidente della Regione Alessandra Todde, il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, i sindaci di Cagliari e Sassari Massimo Zedda e Giuseppe Mascia, l’arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi e i vertici Arci, guidati dal presidente nazionale Walter Massa.
«Le tragedie del Medio Oriente e i naufragi del Mediterraneo – spiega Massa – sono stati e sono le conseguenze dello strabismo europeo a cui noi, ostinatamente, vogliamo porre rimedio. Il Mediterraneo è lo spazio politico dove guardare per continuare a credere nella pace».
