Parigi e le Olimpiadi, dal Louvre al Marmottan-Monet ecco le mostre che celebrano il mito di un grande evento sportivo

19 giugno 2024 alle 18:09

Le Olimpiadi (dal 26 luglio all’11 agosto) ispirano alcune mostre in programma a Parigi che arricchiscono la lunga vigilia dell’evento con il quale i francesi, con la consueta grandeur, vogliono celebrare il centenario dei precedenti Giochi ospitati dalla Ville Lumiere. Al Louvre, ala Richelieu, si va alla riscoperta delle radici greche della grande competizione, nata alla fine dell’800. Nella mostra “L’Olimpismo. Un’invenzione moderna, un’eredità antica”  il museo parigino ricorda le origini del progetto sportivo del barone Pierre de Coubertin e di un gruppo di visionari che hanno reiventato l’Olimpiade antica in chiave moderna. La prima edizione si svolse ad Atene nel 1896, la seconda a Parigi nel 1900.

Al Louvre

La mostra presenta oggetti come la coppa d’argento di Bréal, dal nome del filologo ed ellenista Michel Bréal, che fu consegnata a Spyros Louis, vincitore della Maratona ai primi Giochi del 1896 e che arriva in prestito dalla Fondazione Stavros Niarchos di Atene. In primo piano anche alcuni francobolli commemorativi delle prime Olimpiadi dal Museo Filatelico e Postale della Grecia e uno schizzo di Émile Gilliéron per un progetto di coppa per l’edizione del 1906, prestato dall’École française di Atene. Tutto questo sino al 16 settembre.

Al Musee Marmottan-Monet

Sino al primo settembre il Musée Marmottan-Monet propone “En jeu! Gli artisti e lo sport 1870-1930”.  In quale modo gli artisti impressionisti e postimpressionisti hanno tratto ispirazione dallo sport? Tante risposte in questa mostra con più di 160 opere di Gustave Caillebotte, Thomas Eakins, Gustave Courbet, Alfred Sisley, Henri de Toulouse-Lautrec, Jean Metzinger, Robert Delaunay, con prestiti da vari musei.

Al Musee du Luxembourg

Il Musée du Luxembourg propone “Match. Design e sport”. Tra i 150 oggetti esposti, tra memoria e proiezione nel futuro, ci sono la bici Hirondelle fabbricata in Francia nel 1889, un disegno originale degli anelli olimpici creato da Pierre de Coubertin, la sella da equitazione Faubourg disegnata da Hermès nel 2024, il pallone Sport-Thieme per ciechi e ipovedenti del 2023 e la sedie a rotelle Invader per rugby in carrozzina del 2021 di Ottobock. C’è tempo sino all’11 agosto.

Al Palais de la Porte Dorée

Al Palais de la Porte Dorée: “Olimpismo, una storia del mondo”. Con cimeli, immagini d’archivio e preziosi documenti, sino all’8 settembre, viene delineato il contesto socio-politico  delle 33 Olimpiadi, dal 1869 al 2024. La vicenda dei Giochi viene rivissuta sullo sfondo dei grandi conflitti mondiali,  della prepotente emersione dei  nazionalismi e della guerra fredda, ma anche le grandi lotte sociali per la parità di genere e contro le discriminazioni. Al centro dell’attenzione anche figure memorabili come Dorando Petri, Abebe Bikila, Jesse Owens, Cathy Freeman, Mark Spitz.

Nel video le sale del Palais de la Porte Dorée in cui è stata allestita la mostra “Olimpismo, una storia del mondo”