Luca Blasi: io manganellato, sabato mega manifestazione contro Meloni

27 maggio 2025 alle 15:15
Roma, 27 mag. (askanews) - "Noi avevamo già detto chiaramente e pubblicamente quello che sarebbe successo ieri (26 maggio, ndr). Noi volevamo venire a manifestare pacificamente sotto Montecitorio perché questo succede in tutti i paesi democratici, anche quelli in cui lo scontro sociale è più forte che in Italia, in Francia o anche ad Atene, è possibile arrivare sotto al Parlamento mentre si prendono decisioni per i cittadini, perché è giusto che sia così nelle democrazie. Ci è stato vietato, avevamo detto che ci sarebbe stato un corteo auto-protetto, con delle figure di riferimento che in maniera pacifica e in dialogo con la questura gestivano la piazza. Io ero una di quelle, in quanto portavoce della rete No Ddl, e invece quando tutto era tranquillo mi sono trovato di fronte a un'aggressione, alcuni agenti senza nessun tipo di ordine sono partiti e mi hanno aggredito": così Luca Blasi, portavoce nazionale della Rete contro il ddl sicurezza e assessore alla Cultura del Municipio III di Roma, ferito lunedì 26 maggio durante gli scontri al corteo fuori da Montecitorio contro il provvedimento su cui oggi l'aula della Camera vota la fiducia al governo."Mi hanno provocato un trauma alla testa che ha compromesso parzialmente al vista, dovrò fare delle visite oftalmiche, per capire se tutto questo andrà bene, spero di sì", ha aggiunto."Noi crediamo che la risposta migliore a tutto questo sia quella, sabato, di essere oltre i 100.000 che eravamo il 14 dicembre. In questo momento abbiamo contezza di almeno 3 treni e 110 pulmann che sono in arrivo a Roma. Si sta aggiungendo il pezzo fondamentale del movimento di massa anti-proibizionista, ci apprestiamo a vivere forse la più grande manifestazione contro il governo Meloni che ci sia stata in Italia", ha concluso, mentre con altri esponenti della Rete, alcuni parlamentari di Avs come Peppe De Cristofaro, Filiberto Zaratti, Ilaria Cucchi e di M5s come Andrea Quartini, si sono ritrovati intorno alle 13 davanti a Montecitorio per fare il punto sulle mobilitazioni contro il decreto.