Le città della truffa del Myanmar prosperano malgrado la repressione

14 ottobre 2025 alle 12:50
Myawaddy (Myanmar), 14 ott. (askanews) - Le "Scam Cities", vere e proprie "città delle truffe" online dove migliaia di persone vengono sfruttate e costrette a lavorare in attività criminali, sono una realtà in vertiginosa crescita. Si trovano in Myanmar (Birmania) al confine con Thailandia e Laos. In queste aree, stanno sorgendo nuovi edifici all'interno di complessi pesantemente sorvegliati dalle reti criminali internazionali spesso legate alla mafia cinese. In questi capannoni ripresi da PLANET LABS PBC si organizzano truffe digitali su larga scala che avrebbero già rubato oltre 75 miliardi di dollari dal 2020 ad oggi. I cyber criminali usano la potenza delle parabole del servizio Starlink di Elon Musk.Le retate che avrebbero dovuto sradicare il fenomeno non sembrano avere alcun effetto, i lavoratori provenienti da Paesi come Cina, Bangladesh, India vengono ridotti in schiavitù, privati dei documenti, costretti a turni di lavoro massacranti e coinvolti in attività illecite come investimenti fittizi in criptovalute, truffe sentimentali, phishing e gioco d'azzardo illegale, con bersagli principalmente occidentali. Le organizzazioni internazionali per i diritti umani riferiscono che chi si rifiuta di collaborare viene punito con violenze, torture e isolamento."Merci, cibo e rifornimenti, ma anche cemento e metallo continuano a essere spediti oltre confine. C'è tutto il necessario per la costruzione di nuovi siti, è un processo inarrestabile", racconta un volontario per la sicurezza thailandese che negli ultimi mesi ha cercato di aiutare le persone in fuga dall'inferno delle Scam Cities.