La Habana ritorna una delle capitali mondiali della movida

05 marzo 2023 alle 12:15

La Habana. Una delle città più affascinanti al mondo. Con i suoi grandi alberghi, il lungomare Malecon, le case coloniali colorate, quartieri popolosi e vivaci. E tanto divertimento. Nonostante i gravi problemi quotidiani che affliggono un popolo alle prese da 62 anni con un Bloqueo economico snervante.  Malgrado ciò gli habaneri non hanno perso il loro proverbiale buon umore. Che esplode il venerdì e sabato sera. Giorni in cui decine di migliaia di giovani (e non) si riversano nei locali e nelle discoteche, che rendono La Habana una delle capitali mondiali della movida. Con luci e sapori che si mescolano alla salsa,  reggaeton, son e musica disco. E soprattutto dal vivo. 

Un'atmosfera dove turisti e habaneri (in grande maggioranza) si fondono in un corpo unico.  La scelta è ampia. Per tutti i generi. I più giovani preferiscono il Johni Club (disco bar nei pressi del Malecon ) e il Don Cangrejo, nel barrio Playa. Locali dove impera il reggaeton. Chi invece desidera riscoprire le atmosfere tipo Studio 54, stile anni 70, con un panorama mozzafiato, si deve recare al Turquino, ubicato al 14simo piano dell'hotel Habana Libre, nell'elegante quartiere del Vedado. A Miramar, barrio residenziale sul mare, appena dopo il Malecon, la tappe obbligate sono il Mio y Tuio e il 2 e 45. Quest'ultimo gestito da Javier Sotomayor, ex campione olimpico di salto in alto. All'Habana vieja, cuore pulsante della capitale caraibica, sorgono un'infinità di locali.

Per tutte le esigenze: tra i più noti il 212, un tre piani nell'importante avenida Galeano. Quasi di fronte uno dei cuori della Capitale: la Casa della musica.  Letteralmente presa d'assedio, in cui si esibiscono i più importanti gruppi dell'isola. Sino alle 4 del mattino. Ci si può divertire anche all'LM, nel quartiere Ceguera. La classe pura e ovattata risiede però all'hotel Nacional, costruito nel 1930 e probabilmente il miglior hotel di Cuba. Negli ampi colonnati, al pian terreno, con camerieri rigorosamente in livrea, si respira aria di altri tempi. In un clima sempre mite e prezzi ancora accessibili. Specie per i turisti occidentali. In quasi tutti i locali un mojito costa generalmente  200 pesos (al cambio poco più di un euro), un Cuba libre e un dayquiri 300. L'entrata non supera quasi mai i 500 pesos. Con consumazione inclusa. Le ragazze sono molto curate, al pari dei loro coetanei.

Nella terra della salsa ovviamente tutti ballano molto bene. Una gioia in più per gli occhi dei turisti, in continuo aumento. Dopo 2 anni di pandemia. I più numerosi? Sicuramente i canadesi e gli spagnoli. A seguire gli italiani, ovviamente inconfondibili. Poi i francesi, tedeschi e anglo sassoni. Tra i sudamericani i più presenti gli argentini. Nessuna traccia di razzismo. La Habana è davvero una città aperta e cosmopolita. Bandite risse o provocazioni. Il personale della sicurezza nei locali è gentile, ma nel caso molto duro. L'importante è quindi divertirsi. Sino alle prime luci dell'alba. Meravigliosa.  La domenica a La Habana si presenta quindi sonnolenta. Dedicata al riposo. Per gli habaneri si prospetta una settimana dura. Di sacrifici, lavoro o studio. Per i turisti tutta un'altra storia. A La Habana infatti non ci si annoia mai.