II modi di dire in sardo sull'amicizia
Gli amici sono un tassello fondamentale è ricorrente delle nostre vite e lo sono da sempre. Sono parte fondamentale della nostra vita e anche in italiano non è inusuale rapportare un amico o un’amica a un tesoro ma ci sono dei modi di dire più antichi, quelli sardi, presenti sia nell’accezione campidanese che logudorese. Riscontriamo dei detti anche in lingua gallurese.
Vediamone alcuni.
- È celebre il detto logudorese che dice: “De amigos est bonu a ndi àere finzas in domo de su diaulu" (è bene avere degli amici anche in casa del diavolo).
- Anche in Gallura gli amici sono al centro di alcuni modi dire come: “Faeddu di cara no guasta amistai (parlare in faccia non rovina l’amicizia". Un detto che rivela una delle caratteristiche più note, e delle volte rare, di un buon amico: la sincerità.
- Passando per il Campidano un modo di dire abbastanza noto è “amigu chi no serbit e corteddu chi no sègat, mellus perdiu chi agatau (amico che non serve e coltello che non taglia, meglio perso che trovato).
- È un classico sentire che gli amici veri si contano sulle punte di una mano e infatti è bene avere pochi amici ma affezionati. Come dicono i logudoresi: “Amigos corriales”.
- Avere troppi amici non è ben visto in Campidano e lo dice anche il proverbio: “S’amigu de totu esti amigu de nemus" (l’amico di tutti è amico di nessuno).
- Si tratta di una convinzione condivisa che emerge anche in sardo logudorese col detto: “Sos amigos chi siant né meda né nudda (che gli amici non siano né molti né niente).
- Un altro modo di dire diffuso in Campidano invece è: “Mellus un amigu bonu chi unu parenti malu (meglio un buon amico che un cattivo parente).