"Grazie Italia che non ci hai abbandonato": Stintino, il racconto di una giovane profuga afghana

04 dicembre 2021 alle 19:00

Una profuga afghana, una delle tante donne del suo paese che vedeva finalmente orizzonti aperti, dopo decenni di buio. Poi l'avvento dei talebani, nessuna luce in fondo al tunnel. A-H, 26 anni, di Kabul, è laureata in scienze sociali, oggi ospite di "Dialogando", un convegno inter-religioso che si è tenuto a Stintino, al Museo della Tonnara (Mut). Ha lasciato da mesi il suo paese. Non può mostrare il suo volto per ragioni di sicurezza, ma risponde con grande lucidità alle domande. Da interprete Susanna Fioretti, romana, presidente di "Noveonlus", un'organizzazione che si occupa dell'emancipazione della famiglia.

"Non ci sentiamo abbandonati dal governo italiano, che ci ha tirato fuori da un momento difficile- dice A.H - Mentre le donne che sono rimaste vivono una situazione incerta. Non è inoltre un bene che i governi occidentali riconoscano il governo Talebano, tuttavia bisogna trovare un modo di dialogo per aiutare la nostra popolazione".