Emergenza dermatite nodulare contagiosa in Sardegna: stop alle esportazioni di animali dalla Sardegna

23 giugno 2025 alle 18:16aggiornato il 23 giugno 2025 alle 18:16

Istituzione della zona infetta, sorveglianza clinica ed entomologica in tutta la regione e il blocco delle movimentazioni di bovini, capi ovicaprini, equini  e suini al di fuori della Sardegna. Almeno per dieci giorni. Sono le misure adottate dall’Unità centrale di crisi convocata dalla direzione generale della Salute animale del ministero della Salute, in seguito al focolaio  di dermatite nodulare contagiosa (Lumpy skin disease) individuato il 21 giugno in un allevamento in provincia di Nuoro

Confermato il primo caso di Dermatite nodulare contagiosa: allerta negli allevamenti bovini del Nuorese

L'Unità di crisi, insieme alla Regione e alle autorità locali, ha effettuato l'analisi epidemiologica e ha definito la strategia «per affrontare al meglio l'emergenza», si legge in una nota. 

«Ci siamo mossi subito», ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi. Che ha aggiunto: «È importante sottolineare che la malattia non deriva dall’importazione di capi in Sardegna ma è stata causata con tutta probabilità dalla puntura di una zecca». Per questo è in corso un attento monitoraggio, durante il quale viene controllata l’eventuale presenza di altri focolai nel territorio. 

Oltre alle restrizioni «stiamo valutando il reperimento di un vaccino» per il quale è stato stanziato un milione e 600 mila euro. Ma ancora deve essere individuata la modalità per l’acquisizione.