Per ridurre il debito pubblico "non ci sono scorciatoie".

È il monito del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni finali lette durante l'Assemblea annuale.

"Gran parte del debito finanziario accumulato dagli italiani - ha detto Visco - trova corrispondenza, diretta o indiretta, nei 2.300 miliardi del nostro debito pubblico. Se venisse messo a repentaglio il valore della loro ricchezza reagirebbero fuggendo, cercando altrove riparo. E gli investitori stranieri sarebbero più rapidi".

"La crisi finanziaria che ne conseguirebbe - ha aggiunto il governatore - farebbe fare al nostro paese molti passi indietro. Macchierebbe in modo indelebile la reputazione dell'Italia nel mondo".

(Unioneonline/F)
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