TG VIDEOLINAUltime Edizioni
Deloitte: 90% degli investitori punta sul lusso, M&A opportunità
26 settembre 2025 alle 08:50
Milano, 26 set. (askanews) - Moda e lusso un binomio che continua ad attrarre gli investitori, con il 90% degli operatori che vuole puntare sul settore nonostante i dazi spaventino 8 intervistati su 10. Numeri messi in fila da Deloitte nel report 'Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey 2025'. Nel primo semestre dell'anno il settore ha sofferto, con un calo dell'8% dei ricavi, ma all'orizzonte si scorge fiducia, come spiega Elio Milantoni, Senior Partner M&A di Deloitte Advisory. "Le aspettative da parte degli investitori sul prossimo anno e sulla fine del 2025 sono sicuramente migliorative, con dei margini di crescita importanti, soprattutto per coloro che riescono a investire in alcune nicchie nel settore del fashion luxury. Quindi l'eccellenza avrà sicuramente successo nel futuro. È un 90% di aspettative positive nel settore del fashion luxury che sicuramente rinascerà con delle contrazioni a cui non erano abituati, perché i tassi di crescita nel mondo del fashion luxury erano a doppia cifra. Ma da queste contrazioni stanno sicuramente rinascendo delle opportunità importanti e quindi anche le aspettative sono altrettanto importanti".Uno scenario in chiaroscuro che non frena i processi di fusione e acquisizione, con l'Europa che cresce e bilancia le flessioni in Asia e America del Nord. Federico Bazzani, partner di Deloitte Advisory. "Dal nostro studio sul mercato delle M&A, a livello globale, dove abbiamo intervistato oltre 100 private equity, quello che risulta è che l'81% di questi intervistati sono ancora interessati al mercato del lusso e lo vedono ancora come un'opportunità di investimento con dei ritorni anche molto elevati, tra il 20 e il 30% nei prossimi tre anni. Le nicchie più attrattive al momento risultano il mercato dell'hospitality, quindi hotelerie e food service di lusso, anche il mondo dell'arredo, che risulta attualmente molto interessante, soprattutto per operazioni di aggregazione lungo la filiera".Un settore, quello della moda e del lusso, che è simbolo del made in Italy nel mondo. Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. "Nel prossimo Tavolo della moda che convocherò entro novembre presenteremo in maniera compiuta il 'Piano moda Italia' che abbiamo concordato con le associazioni di categoria e con i grandi brand che producono nel nostro Paese, per sostenere la crescita delle imprese italiane, la loro aggregazione sia verticale, nel senso che possiamo incoraggiare i brand che vogliono rafforzare la propria filiera per renderla più sostenibile anche rispetto alle condizioni di mercato, o orizzontale, cioè l'aggregazione tra imprese che producono componenti che poi servono ai grandi brand per presentare il meglio che c'è nel nostro paese ai consumatori internazionali".