Il XXXI Salone Internazionale del Libro di Torino si è aperto con lunghe code di pubblico fuori dal Lingotto in attesa di poter entrare tra gli stand e partecipare alla più nota kermesse libraria del nostro Paese.

A fare gli onori di casa, davanti a un parterre politico e istituzionale di peso, il direttore del Salone, lo scrittore Nicola Lagioia. "Questa - ha detto dal palco - sarà una delle edizioni più ricche, speriamo anche che sia una delle edizioni più belle di sempre, quindi fortunati voi che siete qui a Torino in questi cinque giorni. Fortunati noi, autori, editori, operatori culturali provenienti dai cinque continenti. Sono più di quaranta i Paesi da cui stanno arrivando".

Il clima, tra gli stand, è apparso fin da subito frizzante, con molti studenti e scolaresche in visita, diversi incontri con autori e momenti di confronto pubblico. Oltre che una palestra di dialogo anche interno al mondo dell'editoria italiana.

"Il Salone del Libro di Torino - ha aggiunto Lagioia - deve essere, lo è già, ma io mi auguro che lo sia ancora di più, un luogo di ragionamento per tutta la scena editoriale, visto che è la casa comune dell'editoria italiana e non solo".

(Unioneonline/M)
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