La sua cioccolateria è incastonata tra le maestose montagne del massiccio del Monte Bianco. Per chiunque passi da La Thuille, il paesino più occidentale della Valle D'Aosta, Chocolat è una tappa obbligatoria.

Nel suo laboratorio artigianale, Stefano Collomb, cresciuto a burro, zucchero e cioccolato, trasforma ogni giorno il cibo degli dei nelle forme che la fantasia e la conoscenza gli suggeriscono, portando avanti la tradizione pasticcera di papà Umberto: "La mia passione per il cioccolato è nata veramente tanti anni fa - dice Collomb - Avevo poco più di 14 anni e dopo una gita a Parigi all'attuale salone del cioccolato abbiamo scoperto questo alimento e da lì è partita la nostra avventura".

Nelle infinite declinazioni che il cioccolato assume nelle sue mani, ce n'è una che è frutto, è il caso di dirlo, di un incontro: quello con le prugne della California, un ingrediente che siamo abituati a considerare più sano e nutriente e un po' meno goloso. Ma che invece può riservare sorprese al palato.

La cioccolateria Collomb, qui a La Thuille, non è solo una istituzione per clienti abituali e turisti occasionali. Il suo cioccolato, e soprattutto il suo gelato al miele con frutti di bosco appena raccolti, sono stati spesso la pausa golosa per ospite eccellente, Giovanni Paolo II, che poco distante da La Thuile passava alcuni giorni di vacanza.
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