07 marzo 2019 alle 20:38aggiornato il 07 marzo 2019 alle 20:47
Silvia Melis: "8 marzo, da inno alla parità a conta dei femminicidi"
"In Ogliastra pedinavano altre persone, ma rapire me era più semplice: sbagliando, immaginavano una soluzione rapida". Ventidue anni dopo il sequestro Silvia Melis parla dei giorni difficili durante e dopo il rapimento, dell'accusa di mettersi in mostra mediaticamente: "Solo in parte dipendeva da me, è stato un episodio drammatico vissuto su giornali e tv a livello nazionale. Ero troppo giovane, appena uscita da un incubo. Mi suggerivano di fare interviste, non avevo margine di scelta". Silvia Melis parla anche della festa della donna: "Dovrebbe essere un inno alla parità tra i sessi e invece diventa l’occasione per contare i femminicidi".
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