Pietro ha 46 anni e vive a Milano.

Inizia a fare il regista quasi per caso: "Perdo il lavoro e decido di portare al collo un cartello con la scritta 'Disoccupati in affitto' e di girare l’Italia". Quel documentario in presa diretta ha un buon successo e finisce nelle sale cinematografiche.

Era il 2010, "da allora non mi sono più fermato".

Alterna le produzioni televisive (Markette, con Piero Chiambretti e Modeland, con Jonathan Kashanian) ai progetti indipendenti.

Suoi "Giù le mani dall'Ogliastra" (2016), un documentario contro il taglio dei servizi sanitari a Lanusei, "Noi non molliamo: facce e storie dell'alluvione" (2016), nel quale racconta la tragica alluvione del 18 Novembre 2013.

Con la sua casa di produzione (Ilex Productions) realizza "Il club dei centenari", documentario dedicato agli ultracentenari dell'Ogliastra. Poi e la volta di "I manager di Dio", documentario a puntate sulla regola benedettina applicata ai moderni metodi di gestione aziendale.

L’ultima soddisfazione - in ordine di tempo - è "Il clan dei ricciai", una storia di ex galeotti cagliaritani e del loro riscatto sociale che a giugno ha vinto il "Premio Ucca – l’Italia che non si vede" come miglior pellicola al Biografilm Italia di Bologna.

Simona Arthemalle

(Unioneonline)
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