Corteo transfemminista a Cagliari per l'8 marzo
Anche a Cagliari per il nono anno “8 marzo transfemminista” per le strade della città in occasione della festa della donna. Lo slogan è sempre quello: "Lotto, boicotto, sciopero".
«Lottiamo contro violenze, guerre, colonialismo e capitalismo», questo il manifesto degli oltre quattrocento partecipanti al corteo organizzato da Non una di meno, «Boicottiamo il consumo non sostenibile che alimenta il cambiamento climatico e che supporta le multinazionali che favoriscono il genocidio in Palestina e i conflitti nel mondo. Scioperiamo dal lavoro produttivo, riproduttivo, dai generi e dai consumi».
Raduno in piazza del Carmine. Bandane, foulard, parrucche, colore dei capelli: il colore predominante è il fucsia. Una marcia in musica con le canzoni di Loredana Bertè e Patti Smith. Ma anche con i live con fisarmonica e chitarra. La passeggiata è cominciata poco prima delle 18: via Sassari, Corso Vittorio Emanuele e poi invasione delle strade dello shopping con la festa itinerante che si trasferisce in via Manno. Conclusione in piazza Costituzione.
«Sappiamo che convocare uno sciopero generale di sabato non è usuale», hanno spiegato al megafono le promotrici, «Ma per noi è fondamentale, all'interno del processo di risignificazione e riappropriazione della pratica dello sciopero, per tutte quelle persone che ne sono sempre state escluse. Con lo sciopero transfemminista vogliamo rendere visibili e dare riconoscimento a tutti quei lavori essenziali, sfruttati, precari, non riconosciuti come tali, e trovare insieme pratiche di lotta che consentano l'astensione dal lavoro, da ogni forma di lavoro, a cominciare da quello di cura nei contesti familiari, dato per scontato. Il fascismo contemporaneo sta dilagando e attecchisce su chi non accetta l'autodeterminazione di donne, lesbiche, queer, trans, migranti, sex workers».