"Contro l'occupazione militare della Sardegna, il riarmo globale e i crimini di guerra": il 2 giugno la protesta di A Foras
Un 2 giugno che non sarà di festa, ma di lotta. In Sardegna, a Cagliari, il giorno della Repubblica si trasforma in una protesta contro la militarizzazione dell’Isola, le manovre belliche nel Mediterraneo e il nuovo disegno di legge sulla sicurezza che – secondo i manifestanti – tenta di zittire ogni forma di dissenso.
Il collettivo A Foras, da anni in prima linea contro la presenza militare in Sardegna, chiama la popolazione in piazza Costituzione alle 16 per una mobilitazione che vuole essere partecipata.
“Mentre lo Stato celebra la Repubblica, la affonda sotto il peso del riarmo”, denunciano gli attivisti, puntando il dito contro l’aumento delle spese militari e l’inquietante escalation di esercitazioni su larga scala che, ogni anno, si concentrano in Sardegna.
Nel mirino del corteo anche il DDL 1660, il controverso disegno di legge promosso dal governo per regolare le manifestazioni, ritenuto dai promotori della protesta “un attacco diretto alla libertà di espressione e un tentativo di criminalizzare il dissenso pacifico”.
Non mancheranno riferimenti internazionali: al centro del corteo anche la solidarietà a Gaza e a tutto il popolo palestinese e una dura condanna contro il governo israeliano, accusato di portare avanti operazioni militari con il sostegno, anche economico, dell’Italia.
“Abbiamo già pagato con la nostra terra e con le nostre vite – dichiarano da A Foras – e non staremo a guardare mentre preparano un’altra guerra che pagheremo tutti, in soldi e in sangue”.
La giornata si concluderà con un momento di socialità e dibattito, sempre in piazza Costituzione. Gli organizzatori invitano tutta la cittadinanza a partecipare e a “restare fino a sera, perché la lotta è anche comunità”.