Cagliari, inaugurata la mostra “I manifesti cinematografici della collezione Senis”

11 luglio 2024 alle 13:18

Era il 1928 quando Silvio Senis, un agricoltore di San Gavino, decise di aprire nel paese il primo cinematografo pubblico. Si trattava di un cinema all’aperto allestito nel cortile della sua casa campidanese. Un progetto che includeva anche una locanda con alcune stanze per gli operai e ingegneri che si trovavano a lavorare alla costruzione della famosa fonderia. E da questa sera all’Exma di Cagliari fino al 31 agosto sarà visitabile la mostra dal titolo “I manifesti cinematografici della collezione Senis, il cinema e l’arte dell’illustrazione” che attinge da questo straordinario fondo e presenta al pubblico 26 affissioni cinematografiche inedite, locandine, fotobuste e manifesti - che dagli anni Trenta agli anni Sessanta del Novecento ripercorrono l’evoluzione di tecniche e tendenze comunicative.

Anselmo Ballester, Ercole Brini, Sandro Symeoni sono solo alcuni degli illustri nomi che firmano i manifesti esposti, capaci di raccontare l’essenza dei film più e meno noti. La mostra è ideata e organizzata da Orientare con la collaborazione del responsabile della collezione Giorgio Senis, il patrocinio del Comune di Cagliari, la consulenza tecnico-scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna - ente responsabile della tutela della collezione. Nel corso delle settimane d’apertura la mostra sarà accompagnata dalla proiezione di un ciclo di film. Si inizia giovedì 11 con La terra delle donne, di Marisa Vallone, per poi proseguire il 18 luglio con Donne di miniera, regia di Roberto Carta, Ritratti di famiglia, regia di Manuela Tempesta il 25 luglio e infine Tensione superficiale, regia di Giovanni Aloi, il 1 agosto. Le proiezioni si terranno tutte con inizio alle ore 19.30 nella Sala conferenze dell’Exma.

È entusiasta l’assessora alla cultura Maria Francesca Chiappe: «La collezione Senis ha un grande valore artistico e sociale. Dove c’è cultura e bellezza c’è una società migliore». Questo ricco patrimonio, formato da 751 documenti tra manifesti, locandine di film, ha ottenuto il vincolo dal ministero per i beni e le attività culturali ed è custodito da Giorgio Senis, 63 anni, nipote di nonno Silvio, e l’ambizione per il futuro è molto più grande: «In questi lunghi decenni ho custodito questo ricco patrimonio che va sotto il nome di collezione Senis e ora il mio obiettivo è quello di creare il primo museo dell’immagine e delle arti visuali in Sardegna».