Cagliari, il sindaco Zedda e la Guardia di Finanza firmano il patto contro l'evasione della Tari
È uno dei cavalli di battaglia dell'amministrazione comunale di Cagliari, la lotta all'evasione della Tari per far pagare meno a chi (la stragrande maggior parte dei cittadini) la tassa sui rifiuti la paga regolarmente. La giunta di Massimo Zedda sigla un patto di collaborazione con Guardia di Finanza. Cosa prevede? Palazzo Baaredda - per esempio - invierà alle Fiamme Gialle l’elenco di soggetti per i quali, in base alle informazioni disponibili negli uffici, siano emerse anomalie e incongruenze tali da richiedere attività di controllo specifiche. Insomma, si profilano tempi duri per gli evasori.
Si tratta di uno scambio di dati e informazioni che sulla carta appare molto concreto. E l’accordo è stato firmato oggi in Comune. «Purtroppo negli ultimi anni è cresciuto il numero degli evasori, a causa dell'eliminazione del sistema di controllo della Polizia locale che aveva un nucleo di agenti dedicato. Questo a suo tempo si occupava delle sanzioni, della verifica, dell’andamento delle posizioni Tari e quindi dei pagamenti. Abbiamo ripristinato questo nucleo e oggi in collaborazione con la Guardia di Finanza abbiamo un potenziamento dell'attività di controllo», dice il sindaco Massimo Zedda.
A Cagliari il "buco" generato da chi non la paga la Tari ammonta a circa 60 milioni di euro (maturato negli ultimi cinque anni). Il mancato incasso annuale è di 12 milioni di euro, per cui, «recuperando solo sulla Tari, per non parlare delle altre imposte, potremmo abbattere il sistema di tassazione per determinare anche migliori servizi», dice ancora Zedda.