Cagliari, carenza di sangue: parlano i pazienti talassemici

22 febbraio 2022 alle 19:57

“La mancanza di sangue, l’annullamento improvviso delle trasfusioni programmate e la scarsità di sacche di sangue trasfuso, è così che si sta vanificando il risultato di decenni di conquiste scientifiche volto al miglioramento della qualità di vita di noi talassemici. Conquiste ottenute grazie agli sforzi dei mai dimenticati professori Antonio Cao del collega Renzo Galanello e degli attuali medici che ancora ci hanno in cura. Grazie a loro oggi noi siamo adulti integrati e qualcuno di noi è già nonno. Grazie a loro e naturalmente ai donatori di sangue e tutti coloro che prendono parte alla filiera trasfusionale i bambini talassemici che nascono oggi hanno una elevata qualità della vita e sono perfettamente integrati”. È un passaggio che rappresenta la sintesi dell’audizione ottenuta oggi in Commissione sanità della Regione da parte del Comitato provvisorio Talassemici Cagliari.

A parlare sono stati Giuseppe Manichedda e Ivano Argiolas, che hanno fatto presente la lunga serie di problemi sui quali è necessario intervenire immediatamente: “Drastico calo delle donazioni di sangue; perdita di quattro mila sacche di sangue (da 26mila del 2020 a 22mila per l’anno 2022) provenienti dalla regione Piemonte in favore della regione Sardegna in regime di compensazione (solo in parte mitigata con l’aumento di millecinquecento che pare dovrebbero essere compensate da un’atra regione eccedente); mancato funzionamento del COBUS (Comitato Buon uso del Sangue); evidenti difficoltà organizzative e gestionali del Centro Trasfusionale dell’Ospedale San Michele dell’Azienda Brotzu.

Il Comitato ha anche diffuso un video che riassume la situazione attuale a Cagliari. 

(Unioneonline/s.s.)