Cagliari,aula B del Campus dedicata a Lussu: «Studiò in questa facoltà»

11 dicembre 2025 alle 17:48aggiornato il 11 dicembre 2025 alle 17:49

L’Aula B del Campus universitario Sant’Ignazio a Cagliari (Scienze economiche, giuridiche e politiche) è stata intitolata a Emilio Lussu in occasione del cinquantenario della morte. Un’iniziativa con un significato particolare. L’intitolazione è avvenuta all’interno della facoltà in cui il Cavaliere dei Rossomori ha studiato e conseguito la laurea in Giurisprudenza. Alla cerimonia di intitolazione sono intervenuti il rettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola, l’assessora comunale alla Pubblica Istruzione Giulia Andreozzi, la presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale Camilla Soru insieme ai docenti Nicola Tedesco e Virginia Sanna. Nel corso della mattinata anche un incontro per approfondire i principali aspetti della biografia lussiana con il costituzionalista Gianmario Demuro e lo storico Gianluca Scroccu.
Gli anni universitari
Il 30 novembre del 1910 Emilio Lussu si iscrive all'Università di Cagliari, facoltà di Giurisprudenza. Ha 20 anni, tante speranze accompagnate da ardore ed entusiasmo, dopo il diploma conseguito, da privatista, al liceo Dettori di Cagliari. Giovanna Granata, docente  di Biblioteconomia e Bibliografia nell'ateneo cagliaritano, ha ricostruito gli anni universitari di Emilio. La sua ricerca è stata pubblicata sulla rivista “Archivio storico sardo” della Deputazione di Storia Patria per la Sardegna.  “Gli esami effettivamente sostenuti durante il primo anno – sottolinea la studiosa – risultano soltanto quattro dei sette previsti. Si tratta di Istituzioni di diritto civile e di Storia del diritto romano, entrambi superati nella sessione estiva, rispettivamente il 16 e 17 giugno del 1911; seguono Economia politica e Istituzioni di diritto romano superati invece nella sessione autunnale il 6 e 16 novembre dello stesso anno”.  Il docente di Istituzioni di diritto romano è Vincenzo Arangio Ruiz, rigoroso con Lussu, il voto è 18. Molti anni dopo saranno entrambi ministri nel governo Parri.  Tra i docenti anche Ottone Bacaredda, sindaco di Cagliari della Belle Époque, che insegna Diritto commerciale. "Sui libri non ingrana, l'annoiano", annota Fiori nel suo “Il cavaliere dei Rossomori”. Alla fine dell'anno c'è la chiamata alle armi. Va in trasferta a Torino dove lo attende il 92esimo Reggimento di fanteria. Diventa ufficiale. Venti mesi di vita militare (in cui si trova a suo agio) senza esami. Torna in Sardegna e affronta Diritto ecclesiastico che supera con un 26. Va di fretta. Vuole raggiungere il traguardo nei termini previsti e alla fine ci riuscirà. La guerra incombe.  Scriverà: "Non per un palmo di più lontana frontiera abbiamo gettato al vento la nostra giovinezza ma per un desiderio sconfinato di libertà e di giustizia". Con ostinazione raggiunge l’obbiettivo. "Laurea di guerra", la definisce Fiori. “L’annuario dell’Università – mette in evidenza Giovanna Granata – indica precisamente il titolo della tesi, “Nuovo contributo alla teoria del salario”, tra le dissertazioni discusse nell’anno accademico 1914-15. Lussu affronta un argomento che era stato ampiamente dibattuto dagli economisti italiani nell’ultimo trentennio dell’Ottocento con un crescendo di interventi, che si erano fatti particolarmente intensi nel corso degli anni ’90 del secolo”. Diventa dottore in Giurisprudenza il 29 aprile del 1915. Lussu ha 24 anni. Chiude il percorso universitario con un 99. La discussione della tesi risente del clima generale. I professori sono accusati di neutralismo dagli studenti interventisti e contestatori. Così descrive quel momento: “Ero alla mia Università un interventista chiassoso, anzi il leader degli interventisti universitari di Cagliari. È la mia laurea era finita in dimostrazioni in Aula Magna e poi in piazza, con cariche di carabinieri a piedi e a cavallo”.