Brescia, attivista denuncia: "In questura fatta spogliare e umiliata"
«Mi hanno chiesto di togliermi le mutande e fare tre squat, per dei controlli, a detta loro. Questo trattamento è stato riservato solo a persone femminilizzate. Ai maschi non è stato chiesto di spogliarsi e togliersi i vestiti». Queste le parole di una delle manifestanti di Extinction Rebellion che ieri mattina ha preso parte all'azione di protesta davanti alla sede della fabbrica Leonardo, a Brescia. La manifestante ha raccontato l'accaduto in un video pubblicato sui social del gruppo ambientalista.
Dopo la protesta, circa 25 persone sono state portate in questura. Secondo Extinction Rebellion, che ha partecipato all'azione insieme a Ultima Generazione e Palestina Libera, le persone sono state «denunciate per reati pretestuosi» e alcune sono state «espulse da Brescia con fogli di via obbligatori».
Alla manifestazione, che si è svolta fuori dai cancelli dell’azienda, hanno partecipato circa quaranta attivisti di Ultima Generazione, Extinction Rebellion e Palestina Libera, che hanno bloccato l'ingresso con lo slogan "Leonardo distrugge popoli e terre", scritto su diversi striscioni.
La richiesta dei manifestanti, che hanno realizzato scritte con vernice rossa, è di terminare i rifornimenti militari a Israele, riconvertire la produzione e chiedere «la fine del sostegno italiano al genocidio in corso in Palestina».
(Unioneonline/v.f.)