Appalti, Mazzetti (FI): Il Codice Appalti Italia ha anticipato norme europee

11 settembre 2025 alle 14:45
Roma, 11 set. (askanews) - Sono molto soddisfatta e orgogliosa, da parlamentare italiana, di questo testo europeo sul quale lavoriamo da un anno, perché con il Codice Appalti - nato con il governo Draghi e concluso a inizio mandato del governo Meloni, grazie all'ottimo lavoro fatto dal compianto presidente del Consiglio di Stato On. Franco Frattini - l'Italia aveva già anticipato tutto questo emanando dei principi fondamentali seguiti in parte dall'Europa. Da relatrice del provvedimento ho seguito l'intero percorso legislativo e oggi constato che i principi al centro del dibattito europeo sono già nel nostro Codice. Ancora una volta, gli italiani superano un traguardo decisivo per economia, ambiente e sociale , ha detto l'On. Erica Mazzetti, responsabile Lavori pubblici di Forza Italia, a Largo Chigi, format Urania tv. L'apertura al mercato, contestata da opposizioni e alcune parti sociali, si è rivelata giusta: l'Europa ci ha seguito e i risultati già si vedono, sebbene il Pnrr richieda procedure digitali e semplificate. Sul piano sociale, potremmo usare i canoni minimi sociali per l'edilizia residenziale pubblica, emergenza nazionale e a livello europeo, ma anche per la sicurezza sul lavoro e la premialità per tutti coloro che rispettano questi parametri, non come imposizioni ideologiche - l'opposto di ciò che ventila la sinistra -; il tutto in seguito all'approvazione del provvedimento che dovrebbe vedere la conclusione dell'iter nel 2026; già ad aprile avevo proposto degli emendamenti poi presentati da nostri parlamentari italiani del PPE". "Fondamentale - aggiunge Mazzetti - anche la digitalizzazione: è un principio del nostro codice appalti, più facile da applicare per le grandi imprese e i grandi enti, più difficile per Pmi e piccoli Comuni, che vanno supportati con formazione degli addetti e utilizzando anche i tecnici delle nostre grandi stazioni appaltanti come Anas, FS, Italfer". "Saranno fondamentali la semplificazione, la spinta verso la digitalizzazione delle procedure, il taglio alla burocrazia inutile e la valorizzazione della competitività e soprattutto della libertà d'impresa , ha concluso.