Iglesias.

Una vita dedicata agli alberi genealogici 

«Ho raccolto diecimila documenti negli archivi, tutto il materiale adesso è online» 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Ha dedicato gli ultimi cinquant’anni della sua vita a ricostruire gli alberi genealogici degli iglesienti. Melis, Cherchi, Cacciarru, Sanna per Piergiorgio Madeddu - 84 anni, professore di matematica in pensione – sono alcuni tra i cognomi di cui sa tutto perché ha trascorso gran parte della sua vita a spulciare archivi, documenti storici, registri ecclesiastici e migliaia di documenti per studiare la storia delle famiglie cittadine. Ha letto, preso appunti e oggi questo lavoro è raccolto in una banca dati nel sito della diocesi dedicato ai beni ecclesiastici.

La ricerca

«Sono partito dai registri che raccolgono i dati della comunità iglesiente dal 1500 al 1800 – racconta Piergiorgio Madeddu – ho consultato gli elenchi di cresime, battesimi e stati delle anime. Ho raccolto tantissimo materiale». Un lavoro meticoloso e, qualche volta, anche difficoltoso, che comunque ha permesso al docente di trascrivere più di diecimila registrazioni. «Sono molto felice del lavoro che ho svolto in questi lunghi anni – ha raccontato il professor Piergiorgio Madeddu – amavo e amo ancora oggi, le mie ricerche per riscoprire le nostre origini, le nostre autentiche radici. Non è stato un lavoro facile, perché i dati che andavo ad estrapolare non erano scritti in italiano, ma in spagnolo, catalano, e nella lingua corrente del 1800. Studiavo molto e traducevo quei dati, cercando di capire la radice di quella determinata informazione. Insomma, è stato molto impegnativo».

Le trascrizioni

Per anni Piergiorgio Madeddu ha annotato tutto su agende, quaderni e fogli di carta. «Non è stato facile raccogliere il materiale – spiega lo studioso –. Sotto il profilo della grafia, qualche volta, insorgevano dei problemi poiché in molti casi, era davvero incomprensibile, in altri casi, era perfetta. In seguito, grazie all’ausilio di un vecchio computer sono riuscito a trascrivere tutto il mio lavoro utilizzando però un programma davvero obsoleto. Vi era dunque la necessità di modernizzare la parte comunicativa della mia ricerca, e per questo sono stato aiutato da un mio ex alunno e un piccolo gruppo di lavoro. Sono stati bravissimi e li ringrazio davvero tanto». A quel sono entrati in azione Francesco Mula, con il fratello Luca e all’informatico Federico Porceddu. È iniziata cosi la fase della digitalizzazione dei dati è stata creata una pagina dedicata nel sito dei beni ecclesiastici della diocesi di Iglesias. «In questo modo – conclude Piergiorgio Madeddu – tutti potranno consultare il materiale e scoprire molte cose sull’origine delle famiglie cittadine».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi