Oristano diventa la prima città sarda a “parlare” ai ciechi grazie a Letismart, sistema che promette di rivoluzionare la mobilità urbana per le persone con disabilità visiva. Il progetto, promosso dalla Giunta attraverso la polizia locale e con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti, prevede l’installazione di 10 radiofari acustici in cattedrale, al museo Antiquarium, Centro Unla, monastero di Santa Chiara, Torri di Mariano e Portixedda, Comune, Camera di commercio, Agenzia delle entrate e Asl. I dispositivi trasmetteranno segnali che aiutano a orientarsi in sicurezza. Cuore del progetto è il bastone bianco, fedele alleato dei non vedenti, che si fa “smart”: un microchip permetterà di ricevere messaggi con informazioni.«Un passo importante verso una città più inclusiva», dichiara il sindaco, Massimiliano Sanna. Il sistema sarà operativo entro giugno. «Un esempio di come innovazione e attenzione alle persone possano andare di pari passo per migliorare la qualità della vita», osserva l’assessore alla Viabilità, Ivano Cuccu. Al centro c’è la dignità, perché «L’autonomia è un diritto fondamentale, soprattutto per chi vive una condizione di disabilità», ricorda l’assessora ai Servizi sociali, Carmen Murru. Positivo il giudizio di Leonardo Nurra, presidente Uici: «Speriamo che il sistema sanitario possa fornire gli strumenti a chi ne necessita». ( m. g. )
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