Roma.

«Un bagno nel Tevere? Possibile tra cinque anni» 

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Roma . Entro cinque anni potremo tornare a tuffarci nel Tevere. Non è solo un auspicio, ma una promessa, ufficiale. E a rilanciarla, da Osaka, è proprio il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intervenuto all’evento al padiglione Italia dell’Expo 2025. «Ho parlato personalmente con il ministro Pichetto Fratin e col presidente Rocca, e insieme a governo e Regione lavoreremo per gli investimenti necessari. Ci fa piacere aver già rilevato che è assolutamente un obiettivo realizzabile: entro cinque anni potremo fare il bagno nel Tevere». Anche sui costi degli interventi lo sguardo del primo cittadino resta positivo. «Li stiamo stimando», ma dovrebbero essere inferiori a quelli di Parigi, «che era partita da un livello di inquinamento molto maggiore». Tuttavia, l’entusiasmo istituzionale si scontra con i timori espressi dalla comunità scientifica e sanitaria. Ed è stata la Società italiana di medicina ambientale (Sima) a invitare alla prudenza, sottolineando i rischi concreti per la salute pubblica. «La presenza di batteri fecali come l’escherichia coli può causare infezioni gastrointestinali, cutanee e oculari», ha avvertito il presidente Alessandro Miani. La Sima ha segnalato anche la minaccia della leptospirosi. «A questi fattori si sommano gli effetti a lungo termine dovuti all’esposizione a metalli pesanti, pesticidi e altri inquinanti sedimentati nel fiume da anni».

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