Bruxelles.

Fitto: «Impossibile cambiare le scadenze» 

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Il tema delle scadenze dei Pnrr «non è una questione di volontà ma è una questione regolamentare: modificare tutti e tre gli atti legislativi porta una complessità e io direi anche tecnicamente una impossibilità».

Per questo «il tema è riuscire ad essere quanto più flessibili nell'attuazione del piano e gli strumenti messi in campo vanno in questa direzione». Ad esempio «c'è il tema relativo alla possibilità di spostare» le risorse «su altri fondi, a partire dai fondi della coesione». Lo ha ribadito il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto in audizione alla Commissione Econ del Parlamento Europeo. Nei giorni scorsi Bruxelles aveva invitato gli Stati membri a correggere i Piani nazionali di ripresa per garantire che entro il 2026 vengano realizzati solo interventi realmente fattibili.

«Le misure a rischio dovrebbero essere rimosse e sostituite, anche potenziando le misure che funzionano bene», ha aggiunto Fitto, precisando che «l'attenzione dovrebbe essere rivolta all'assorbimento delle sovvenzioni». Infine, «raccomandiamo anche che le decisioni di esecuzione si concentrino sugli aspetti essenziali di ciascuna riforma e investimento per ridurre l'onere amministrativo e garantire un'attuazione efficace». Secondo il vicepresidente, «questi passaggi dovrebbero idealmente essere completati nelle prossime settimane, in modo che le revisioni del piano siano finalizzate entro la fine del 2025».

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