In Iran

Stretta sul velo: «Arrestare  chi non lo vuole» 

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Teheran. La nuova stretta sull’hijab in Iran arriva come un colpo di frusta, proprio mentre per la prima volta nella storia del Paese una donna, Paniz Faryousefi, dirige un’orchestra, rigorosamente con i capelli coperti. Il capo della magistratura Gholamhossein Ejei ha ordinato l'arresto immediato di chiunque «promuova la rimozione del velo», accusando gruppi «organizzati e affiliati a stranieri» di voler diffondere «anomalie sociali» attraverso la «propaganda della nudità». Una direttiva che segna un brusco ritorno alla linea dura dopo mesi di incertezza su una legge che inaspriva le pene per le donne senza velo, sospesa a dicembre e da allora al centro di scontri istituzionali, divisioni religiose e proteste. È in questo quadro che si inserisce anche la notizia, trapelata grazie all'Organizzazione per i diritti umani Hengaw, della scomparsa di Hanieh Shariati Roudposhti, una giovane atleta di taekwondo, vista per l'ultima volta mentre si allenava senza hijab a Teheran.

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