Il dibattito

Sant’Efisio, sarà vietato toccare la statua 

Nuove regole dopo la rottura del dito: «Rispettiamo la spiritualità e proteggiamo il bene» 

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Meno fermate del cocchio. Quante saranno, è ancora tutto da stabilire. Meno persone accanto al simulacro quando, durante la processione sui luoghi del martirio, viene portato fuori dalla teca. Niente più selfie-ricordo con il Santo quando si trova fuori dalla teca. Solo personale specializzato (e autorizzato) nelle manovre di spostamento del simulacro, ma soprattutto il divieto (per tutti) di toccare la statua.

Il disciplinare

Il giorno dopo la fine della 369esima edizione della Festa di Sant’Efisio, quella che ha riportato il Martire nella sua chiesetta di Stampace, a Cagliari, con l’indice della mano destra spezzato nell'incidente di Villa San Pietro mentre il simulacro veniva riportato all’interno della teca, Soprintendenza e Arciconfraternita di Sant’Efisio si preparano a scrivere nuove regole da adottare durante i giorni della processione (e non solo). Regole che serviranno a garantire, da un lato, l’esigenza di tutela e conservazione di un “pezzo” pregiato della storia e della cultura della Sardegna (il simulacro è di metà del Seicento), dall’altro, quella del culto dei fedeli. «Ci sono alcune cose da sistemare», spiega Andrea Loi, presidente dell’Arciconfraternita. «Nel rispetto della nostra missione, che è la custodia e la diffusione alle future generazioni della storia e del culto di Sant’Efisio, lavoreremo accanto alla Soprintendenza», aggiunge.

L’incontro

Il primo incontro ieri mattina con Maria Passeroni, responsabile del patrimonio storico-artistico della Soprintendenza: l’appuntamento era fissato (già dopo l’incidente di domenica) per capire che tipo di intervento di restauro occorrerà sull’indice della mano destra di Efisio, ma Arciconfraternita e Soprintendenza hanno anche cominciato a discutere del nuovo sistema di regole. «Cogliamo l'occasione per costruire un disciplinare», che l’Arciconfraternita dovrà osservare, «che non impedisca la fruizione devozionale ma la regoli, proteggendo il simulacro da rischi e incidenti», spiega la soprintendente Monica Stochino. «Il rapporto col Santo attiene alla spiritualità e non deve essere interferito se non per il minimo indispensabile. Detto questo, alcune regole sono necessarie». Come il divieto di toccare la statua durante la processione. «È già accaduto con la Madonna di Bonaria: non ha diminuito la devozione. Sarà così anche per Sant’Efisio».

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