Giallo.

Rischia l’estradizione in Iran 

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Giallo internazionale in Gallura, personale della Digos di Sassari intorno alle 3 di ieri ha prelevato l’uomo d’affari Mahdi Rahimian da uno stazzo in Costa Smeralda. L’uomo, 45 anni, nato a Teheran aveva preso in affitto una casa immersa nella campagna per trascorrere le vacanze con la sua famiglia. La moglie, disperata, ha assistito all’arresto del marito, al quale è stato notificato un ordine di arresto ed estradizione indirizzato alle autorità italiane dai magistrati del feroce regime iraniano, per un non meglio specificato reato di truffa. In particolare, l’atto fa riferimento alle richieste dell’ufficio “Interrogator of Branch of public prosecutor's office of Bandar Abbas City”. La procedura ha aperto l’iter dell’estradizione, la Corte d’Appello di Sassari sarà investita del caso e avrà l’ultima parola. Il problema è che il regime iraniano accusa spesso dissidenti politici di reati comuni o non meglio specificate “condotte antirivoluzionarie” per condannarli a morte. La moglie di Mahdi Rahimian, disperata, avrebbe chiamato diversi avvocati all’estero che si sono già messi in contatto con legali in Italia. L’avvocato Alberto Sechi ha accettato l’incarico di assistere l’uomo con doppio passaporto (iraniano e olandese). Sechi dice: «Sono molto preoccupato, se l’estradizione dovesse essere accolta, il mio assistito rischia la vita. Questo a prescindere dalle contestazioni, sul punto stiamo lavorando. Ma il dato rilevante è il rischio al quale va incontro. La disperazione dei familiari è assolutamente fondata. Questa persona è stata prelevata nel cuore della notte da una abitazione, nel nostro Paese. Ora attendiamo l’udienza».

Sbarco a Baunei

Sono sbarcati con un barchino su uno scoglio a Cala Sisine, sulla costa di Baunei. Da qui tredici migranti, probabilmente di etnia curda, sono stati trasferiti a Cala Gonone a bordo di imbarcazioni della Guardia di Finanza e della Capitaneria di porto. Il gruppo, di cui faceva parte anche una coppia con un bambino di cinque anni, ha trascorso la notte nel palazzetto dello sport di Dorgali e da qui, ieri mattina, dopo essere stati rifocillati, sono stati accompagnati Centro di accoglienza di Monastir. «Ringrazio la comunità di Dorgali che si è adoperata per assicurare un’accoglienza straordinaria ai migranti», ha detto la sindaca Angela Testone.

(ha collaborato Roberto Secci)

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