Verso il voto

Regionali, caos nel Campo largo 

Dal Veneto alla Campania, alle urne dopo l’estate per sei governatori 

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Sei Regioni al voto dopo l’estate. Una tornata che servirà anche a testare la forza dei singoli partiti in entrambi gli schieramenti, con effetti – è il caso del Campo largo – anche in Sardegna dove, emerge da indiscrezioni, il rimpasto potrebbe essere posticipato proprio al voto in Toscana, in Campania, in Puglia, nelle Marche, in Valle d’Aosta e in Veneto. In Toscana manca ancora il via libera ufficiale alla ricandidatura del presidente Eugenio Giani, che però ieri si è presentato agli Studios di via Tiburtina a Roma, dov'era in corso la Conferenza nazionale del Pd sulle Politiche industriali. Una fuga in avanti, secondo alcuni. Giani si è fatto trovare da Elly Schlein seduto in prima fila. I due si sono salutati in maniera affettuosa, ma nulla di più. Qualche ora dopo, gli esponenti toscani dell'area Schlein hanno fatto uscire una nota per esprimere «irritazione e sbigottimento per le fughe in avanti» di Giani.

Rebus nazionale

Per il Campo largo, il rebus toscano è parte di un rebus nazionale. La partita di Giani incrocia quella campana: là il candidato di centrosinistra dovrebbe essere del M5S, ma sul nome i lavori sono in corso. I papabili sono l'ex presidente della Camera Roberto Fico e il deputato Sergio Costa. Per il centrodestra si parla del viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli (FdI). Ma ancora nulla è ufficiale. Nel centrosinistra c'è anche il caso Puglia, con l'ex sindaco di Bari Andrea Decaro favorito. In Veneto, invece, il Pd e gli alleati del Campo largo hanno già scelto: l'ex sindaco di Treviso Giovanni Manildo. E siccome il centrodestra deve ancora capire come organizzarsi dopo l'era del governatore Luca Zaia, il Pd vuol fare presto: «Basta tentennamenti, Zaia fissi subito la data delle elezioni», li esorta Andrea Martella. In Toscana ci saranno il 12 ottobre.

Il nome di Giani fa parte di una trattativa che Schlein sta portando avanti con le altre forze della coalizione nelle regioni al voto: anche Marche e Valle D'Aosta. Nelle Marche, però, corre già ufficialmente l'europarlamentare ed ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, mentre in Valle D'Aosta i giochi si faranno dopo il voto. Invece Schlein non ha mosso piede: «Siamo al lavoro per chiudere le alleanze vincenti nelle sei regioni - ha ribadito - Ci stiamo lavorando con spirito unitario e con tutto il partito coinvolto». Che non abbia gradito le mosse del governatore non è un mistero. A togliere ogni dubbio è arrivata la nota degli esponenti della sua area, col deputato e segretario regionale Emiliano Fossi e col deputato Marco Furfaro, molto vicino alla segretaria: «Gli appelli e le dichiarazioni» di Giani «minano il Campo largo e l'alleanza con i cinque stelle». Lunedì Giani e Schlein di vedranno a Roma. Stavolta l'appuntamento è nelle agende di entrambi.

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