Sestu.

Rapina alla sala scommesse: tre condanne 

Agli imputati pene comprese tra cinque anni e 2 mesi e due anni e 10 mesi 

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Cinque anni e due mesi di carcere al cagliaritano Paolo Todde, 63 anni, quattro anni a Joan Florian Monne, 33 anni di Irgoli, e 2 anni e 10 mesi di reclusione a Walter Camba, 63 anni, già in passato condannato a vent’anni per la rapina al Bevimarket di via dei Donoratico a Cagliari nel 1985, finita tragicamente con l’omicidio del proprietario, e poi anche per il colpo all’ufficio postale di via Zagabria, nell’ottobre del 2017. Così si è chiuso il processo per la rapina del 9 ottobre dello scorso anno alla ricevitoria “Planetwin365” di via Cagliari a Sestu, quando furono aggrediti e feriti in modo grave i titolari dell’attività.

Il processo

La sentenza è stata pronunciata ieri mattina al termine del processo che si è celebrato davanti al giudice del Tribunale Michele Contini. Il pubblico ministero, la sostituta procuratrice Ginevra Grilletti, aveva chiesto per tutti la condanna finale a 8 anni di carcere, mentre i tre imputati, dopo la richiesta di rinvio a giudizio, avevano scelto di essere processati con il rito abbreviato difesi dagli avvocati Beatrice Goddi (Monne), Stefano Piras (Camba) e Ivo Loi (Todde).

Le indagini

Le indagini dei carabinieri di Sestu e dei colleghi della Compagnia di Quartu erano riuscite a risalire rapidamente ai presunti autori dell’assalto. La rapina al centro scommesse di via Cagliari si era consumata nel giro di pochi minuti, poco prima della chiusura. In due sarebbero entrati nell’attività, all’angolo con via Cavour, con dei cappucci e delle mascherine, armati di pistola, taser e con le mani coperte da guanti. «Spostatevi, altrimenti vi sparo», avrebbe urlato uno dei due malviventi alla coppia di gestori, prima di colpire più volte la donna al viso con il calcio della pistola. Il marito sarebbe intervenuto in difesa della moglie, venendo violentemente colpito anch’egli alla testa. Solo la presenza di alcune persone fuori dal locale che guardavano avrebbe fatto desistere i rapinatori che sono fuggiti poi con i soldi afferrati in fretta e furia da una borsa (circa 1.800 euro).

Le lesioni

Due degli indagati sono stati accusati anche di lesioni per aver provocato al gestore un trauma cranico giudicato guaribile in 20 giorni, mentre la moglie se l’è cavata con alcune escoriazioni alla testa. Ad alcuni, inoltre, era stata contestata anche la ricettazione di un motorino rubato utilizzato per la fuga. Un terzo indagato, invece, sarebbe fuggito con un altro scooter parcheggiato a circa 200 metri di distanza che, però, non è risultato rubato.

Ieri la sentenza del giudice Contini al termine del processo: quando saranno depositate le motivazioni i difensori potranno fare appello.

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