San Gavino.

Ponte sul rio Malu, 13 milioni per i lavori 

Il sindaco Stefano Altea: «Una svolta importante, ma servono ulteriori risorse» 

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Il rio Malu attraversa la zona industriale della cittadina con le abitazioni che costeggiano il fiume e bastano eventi eccezionali come successo nel novembre 2013 e lo scorso anno per mettere abitazioni e aziende sott’acqua. Ma ora per fortuna arriva un finanziamento del governo nazionale, frutto di un accordo di coesione siglato con la Regione, che porterà a un finanziamento di 12 milioni e 500 mila euro.

Il Comune

«Nel 2013 – ricorda il sindaco Stefano Altea – la Regione ha assegnato al nostro Comune un finanziamento di 3 milioni e 200mila euro per l’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico e di demolizione dei ponti sul fiume Mannu, che, dopo 12 anni di progressi progettuali, finalmente, sta ottenendo un finanziamento adeguato per la realizzazione del primo stralcio funzionale. Nell'ultimo anno, il nostro ufficio lavori pubblici, diretto dall'ingegnere Matteo Zurru, ha incaricato i professionisti per redigere il nuovo progetto stralcio ai sensi della nuova normativa vigente, che ci è stato consegnato nei primi mesi del 2025».Così la Regione, su sollecitazione dell’amministrazione comunale, ha attivato la procedura di implementazione per circa 13 milioni, necessari per la realizzazione dell’opera del primo stralcio, che ha avuto positivo riscontro con la recente notizia del finanziamento. Ma in questi mesi l’ufficio tecnico del Comune non è rimasto a guardare e ha valutato il progetto di fattibilità tecnica ed economica (Fte) del primo stralcio, attivando a maggio il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) con la Regione e ancora oggi il progetto si trova in fase istruttoria.

Il progetto

«In queste settimane – aggiunge il primo cittadino - sarà attivata la conferenza di servizi per l’ottenimento dei pareri di competenza per il progetto. Presumiamo che entro l’anno si ricevano tutti i pareri di competenza, sia della valutazione ambientale che della conferenza di servizi per procedere con la fase esecutiva progettuale. L’intervento, di fondamentale importanza per il territorio, permetterà la rimozione del vincolo idraulico Hi4 derivante dall’alluvione Cleopatra, sull’area periurbana e urbana della zona artigianale, a destra e a sinistra del corso d’acqua, sino a poco oltre 100 metri il nuovo ponte di Via Villacidro». In questo modo dovrebbe rimanere solo un lontano ricordo il pericolo di nuove alluvioni anche se serviranno altri finanziamenti per l’altro ponte sul rio Malu in via Po nella Statale 197 che porta a Gonnosfanadiga e a Guspini. «Speriamo – conclude il sindaco – nel finanziamento del progetto complessivo, che prevede tutto il resto del canale con la demolizione e ricostruzione del ponte di via Po. Servirebbero ulteriori 7 milioni di euro».

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