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Pochi sette bagni in tutto il litorale Il nodo dei controlli  

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A Marina Piccola la doccia è unisex, i servizi igienici tra Il Lido e il chiosco Malibù erano diventati la casa di sbandati e poi sono stati vandalizzati. Il tema dei bagni pubblici al Poetto sarebbe da affrontare con urgenza. Troppo poche sette postazioni sul lungomare per reggere il carico di turisti e cagliaritani che affollano la spiaggia. Non solo un problema per i bagnanti. Di notte la zona è molto frequentata da chi è in cerca di aria fresca, cibo e musica in uno dei tanti locali. «Dopo le incursioni di vandali e disperati abbiamo ristrutturato completamente tre bagni», dice Luisa Giua Marassi, assessora comunale all’Ecologia urbana. «Abbiamo stanziato 300.000 euro per rifarli, all’appello ne mancano ancora due ma, visto che ormai la stagione balneare è entrata nel vivo, abbiamo deciso di posticipare i lavori a settembre per non creare, con mezzi e operai, disagi a chi va in spiaggia per rilassarsi e godersi il sole». Il problema è la vigilanza. «I servizi igienici pubblici sono gratuiti, la società che li gestisce non riesce a garantire il controllo». La soluzione, adottata in tutta Europa, potrebbe essere il pagamento di un ticket che consentirebbe una sorveglianza quotidiana costante.

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