Selargius.

Per i tagli stradali ora c’è una cauzione 

Il sindaco Concu: «La restituiremo a fine lavori, dopo il ripristino a regola d’arte» 

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Mille euro come cauzione per chi fa lavori nelle strade asfaltate, 3mila se si tratta di arterie con pavimentazione di pregio. Il Comune di Selargius aggiorna - e aumenta - gli importi chiesti ai privati e alle società che in città fanno scavi, tagli, e altri cantieri negli spazi pubblici. «Dobbiamo tutelare il territorio, e garantire ordine e sicurezza per i cittadini», la motivazione del sindaco Gigi Concu e dell’assessore Gigi Gessa durante l’approvazione del nuovo regolamento per gli interventi di manomissione del suolo pubblico. «Il problema sono i danni causati dalle grandi società e non dai privati, dobbiamo intensificare i controlli e aumentare le sanzioni se strade e marciapiedi non vengono sistemati a regola d’arte», dice la minoranza che si è astenuta.

La situazione

Il regolamento approvato in Consiglio comunale di recente è rivolto «ai cittadini privati che devono realizzare allacci o interventi su strade e marciapiedi; ai gestori di servizi pubblici (acqua, gas, energia elettrica, telefonia, fibra ottica, illuminazione pubblica); alle imprese incaricate dell’esecuzione dei lavori». Nero su bianco modalità da seguire per avere le autorizzazioni e per i ripristini, tempi e procedure da rispettare.

Soldi

Un capitolo a parte è dedicato agli importi da pagare come cauzione: si passa da 120 euro a 1.000, stessa cifra se i tagli vengono fatti nelle piste ciclabili, con tanto di maggiorazioni a seconda della lunghezza della strada interessata dal cantiere. «Le somme versate vengono restituite solo dopo la verifica della corretta esecuzione dei lavori», viene specificato nel regolamento. Nel documento viene inoltre sottolineato che «i nuovi importi dei depositi cauzionali proposti – in alcuni casi aumentati fino a dieci volte – sono stati rivisti al rialzo con l’obiettivo di costituire un deterrente rispetto a ripristini eseguiti in modo non conforme». Depositi cauzionali che- viene specificato - «per disposizione di legge non possono essere richiesti ai gestori di pubblici servizi operanti nel settore della fibra ottica».

La minoranza

Astenuta l’opposizione. «I veri colpevoli dei danni causati in questi ultimi anni nel territorio sono le grandi società, e con questo regolamento non vengono minimamente toccate», dice il consigliere Riccardo Cioni riferendosi a strade trasformate in trincee dopo i cantieri di Enel e Abbanoa in primis. «Sarebbe stato opportuno snellire il regolamento a livello burocratico», fa notare il collega di minoranza Mario Tuveri, «per il resto servono più controlli e sanzioni più pesanti a carico di chi distrugge strade e marciapiedi della nostra città».

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