Dall’estate di San Martino ai 5-6 gradi di Chisinau, temperatura prevista intorno alle 20.45, orario d’inizio della sfida alla Moldova. Lo Stadionul Zimbru - 10mila posti dominati da palazzoni grigi nel più lugubre stile sovietico - attende l’Italia, obbligata a vincere la penultima fatica delle qualificazioni al Mondiale 2026 per poi tentare lo sgambetto, domenica a San Siro, alla Norvegia, dominatrice del gruppo I.
La Norvegia
Oggi due ore prima a Oslo Haaland e compagni affrontano l’Estonia. Alla vigilia la classifica dice Norvegia 18 punti, Italia 15. L’estasi del ct Rino Gattuso sarebbe arrivare 19 a 18 all’ultimo atto per tentare il sorpasso in casa. Altrimenti sarà playoff. In sei partite la Moldova ha raccolto un punto. Ma Gattuso non si fida perché «nel calcio di facile non c’è nulla. Ricordiamoci la partita di Reggio Emilia». A giugno fu un sofferto 2-0. «Tutti hanno in testa l’11-1 con la Norvegia - ha aggiunto il ct – ma non sono degli scappati di casa. Servono impegno e rispetto».
In campo
La formazione in gran parte è già abbozzata: «Sicuramente ci sarà più di un cambio. Voglio vedere la crescita del gruppo. Scamacca e Raspadori partono dall’inizio». In porta spazio a Vicario. Sotto la sua guida la Nazionale viaggia a pieno regime. Quattro su quattro: «Vincere aiuta a vincere». Ma ancora non è bastato a tornare al Mondiale dopo due edizioni d’assenza. Sui meccanismi delle qualificazioni Gattuso ha qualcosa da dire: «Nel girone sudamericano ci sono 10 squadre, sei vanno dirette e la settima fa lo spareggio con quella dell’Oceania. Sicuramente c’è qualcosa da rivedere».
Pensando a come la squadra si è preparata «devo dire grazie a Barella», volato a Chisinau nonostante la squalifica, «Calafiori, Bastoni. A tutti i ragazzi per la professionalità e la voglia che stanno dimostrando. C’è stato un grande senso di appartenenza a Coverciano. Tutti vogliamo vedere l’Italia al Mondiale, ma io penso solo al nostro prossimo impegno. Mi aspetto un’altra prestazione importante».
Il giocatore
Al suo fianco Bryan Cristante ha invitato «a proseguire sulla scia delle ultime prestazioni, senza guardare troppo gli altri campi. È importante continuare il percorso di crescita, con la Moldova vogliamo vincere per non avere rimpianti anche se non è mai facile, perché in Europa tutte le partite hanno le loro insidie e tutte le squadre vanno forte, vogliono fare bella figura davanti ai propri tifosi. Dobbiamo fare grandi prestazioni per poi farci trovare pronti a marzo».
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