Crisi.

Natale e Capodanno senza il botto: la spesa si fa prima 

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Il Natale dei quartesi? A casa e risparmiando. In periodo di crisi e di stipendi che non bastano nemmeno per arrivare a fine mese, in città ci si arrangia. La stragrande maggioranza dei cittadini trascorrerà le feste di fine anno a casa con le proprie famiglie ma soprattutto mettendo in atto una serie di accorgimenti per aggirare il caro spesa. Questo non vuol dire rinunciare al maialetto o all’agnello e anche al pesce, ma ingegnarsi per far sì che gli acquisti non vadano a gravare troppo sul portafoglio.

«Rimaniamo a casa come tutti gli anni», commenta Isidora Culurgionis 76 anni, «in famiglia a Natale, Santo Stefano e anche a Capodanno». Spesa cara? «Si certo ma io mi so organizzare. Ad esempio faccio tutto in casa: agnolotti, tagliatelle e l’agnello lo compro prima dei rincari. Basta metterlo in freezer e il gioco è fatto». D’altronde, sottolinea Maria Manca, «non ha senso aspettare l’ultimo momento per comprare la carne e il pesce dal momento che ci sono i congelatori. È chiaro che se vai a comprare l’agnello il 22 lo paghi parecchio ma se invece lo compri a fine novembre io l’ho trovato a 15 euro al chilo, che mi sembra un buon prezzo».

Anna Spano,72 anni e le sue cinque sorelle con rispettivi mariti e figli sono già organizzatissimi. «Basta dividere le spese e il gioco è fatto», dice. «Noi stiamo tutti insieme e ognuno cucina e porta una pietanza, così i costi non vanno a ricadere su un’unica famiglia». Daniela Manca sorride e auspica: «La verità? Io non vedo l’ora che sia il 7 gennaio perché dal 24 al 6 abbiamo praticamente pranzi e cene tutti i giorni». Le feste, tutte da lei, «perché ho una sala grande e quindi ci riuniamo da me, rigorosamente in casa. Ci dividiamo le spese ma facciamo di tutto per risparmiare. Ad esempio io ho imparato a fare i dolci che davvero in questo periodo hanno prezzi assurdi. L’unico problema sono le mandorle che costano tantissimo, ma di certo si risparmia».

La tendenza è anche di un Capodanno, in casa e in famiglia. I quartesi pronti a partire sono davvero pochissimi e chi si sposta lo farà soprattutto per raggiungere il centro e il nord Sardegna per i grandi concerti di fine anno.

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