Nell’ex mercato di San Benedetto, a quasi quattro mesi dalla chiusura con conseguente trasferimento dei box in piazza Nazzari, di ruspe e operai neanche l’ombra. Solo le famigerate recinzioni e transenne che hanno eliminato i parcheggi tra via Cocco Ortu, via Bacaredda e via Tiziano. Le porte d’ingresso dell’edificio sono sbarrate, all’interno del cantiere le nuove cabine elettriche che sostituiranno quella all’interno della struttura civica, tubi di plastica, altro materiale ma neanche un’anima viva.
Il sentimento comune è che i lavori di riqualificazione siano eterni come quelli del tram dell’Arst, di via Roma e di via Dante. Opere che da anni stanno sconvolgendo il traffico e i nervi dei cagliaritani e per le quali gli slittamenti dei termini di consegna hanno il sapore di beffa mista a rabbia. Non solo, il tempo passa e il rischio che le scadenze fissate dai finanziamenti del Pnrr non vengano rispettate, con conseguente perdita dei fondi, è tutt’altro che remoto.
Lavori al palo
L’edicola di Mauro Cattina, all’interno dell’anello di via Tiziano, confina con il cantiere. «Hanno recintato l’area tre mesi fa, eliminando decine di parcheggi. Da allora non ho mai visto operai o mezzi all’opera». L’edicolante lancia un appello. «Qui non passa più nessuno, sono isolato. Da quando il vecchio mercato è chiuso ho perso il 30 per cento degli incassi. Mi avevano promesso lo spostamento in piazza San Rocco, di fronte alla fermata del bus, speriamo facciano in fretta».
Al via gli scavi
Da Palazzo Bacaredda arrivano rassicurazioni: all’interno stanno per essere conclusi i lavori della ditta specializzata che sta trasferendo le ceramiche di Pulli. La settimana prossima partiranno le operazioni di scavo attorno all’anello esterno per il collegamento delle cabine elettriche. I tecnici comunali sostengono che i disagi per automobilisti e residenti saranno limitati. La posa in opera dei cavi procederà a blocchi, che dureranno una settimana, partendo da via Tiziano, per proseguire in via Pacinotti, via Cocco Ortu e via Bacaredda, per creare il minor disagio possibile ad automobilisti e residenti. La prima fase, così è scritto nel cartello del cantiere, dovrebbero concludersi entro il 30 luglio.
Tra i box
Nella struttura provvisoria di piazza Nazzari l’umore dei boxisti non è alle stelle. «Qui, a parte qualche dettaglio, va bene», afferma Antonio Festina dal bancone della sua polleria. «I cagliaritani difficilmente cambiano abitudini, per loro il mercato, quello vero, è solo San Benedetto». Le difficoltà non mancano. «I clienti ci seguono, però a tanti mesi dall’apertura sono ancora spaesati e hanno difficoltà a trovare il box. C’è da dire – aggiunge – che non siamo messi logisticamente molto bene. Io, per esempio, sono tra i banchi di frutta e verdura. Inoltre, il sole batte sulle vetrine di esposizione». Salvatore Portas, box A07, è preoccupato. «Ci hanno trasferito in fretta e furia ma di concreto a San Benedetto non si è visto ancora niente».
Il mistero
L’appalto è stato affidato, ma il progetto definitivo di quello che sarà il nuovo mercato resta un mistero. «Il progetto è in fase di verifica e verrà reso noto dopo i dovuti controlli», spiega l’assessore Yuri Marcialis. «Siamo in dirittura d'arrivo da questo punto di vista mentre sono iniziati, contestualmente al trasferimento in piazza Nazzari, diverse lavorazioni preliminari, dentro e al di fuori del mercato di San Benedetto».
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