Il caso.

Manovra, 6mila emendamenti al testo del Governo 

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Quasi seimila emendamenti. Tante sono le richieste di modifica alla Manovra 2026, scritta dal Governo ma che in parte vogliono cambiare gli stessi partiti di maggioranza con 1.600 proposte di correzione.

Nella ridda di alternative spunta una novità pensata dai senatori di FdI, il partito della premier: il gruppo di Palazzo Madama chiede di riaprire il condono edilizio del lontano 2003, quando a Palazzo Chigi c'era Silvio Berlusconi. La misura potenzialmente riguarda tutta Italia ma nei fatti è pensata in particolare per la Campania, che all'epoca era sotto la guida di Bassolino e non aderì. L'intenzione è stata bollata dall'opposizione come il tentativo di voler «comprare voti» alla vigilia delle Regionali, previste a fine novembre, anche se un’eventuale riesumazione del provvedimento non verrebbe estesa agli edifici realizzati nelle zone rosse.

Se l'idea di un nuovo condono sia sostenuta dal Governo al punto da poter essere approvata, è quello che chiedono a gran voce le opposizioni: «Meloni lo sa? Ritiene sia un emendamento consono?», è la domanda del capogruppo dem in Senato, Francesco Boccia. «Più che un emendamento a noi sembra una promessa da campagna elettorale: votateci e riapriremo la sanatoria edilizia», dice da Napoli. «Siamo al voto di scambio», accusano il capogruppo Pd in commissione Finanza alla Camera, Virginio Merola, e Angelo Bonelli di Avs. Una scelta «empia», per il senatore Luigi Nave di M5S.

Intanto tutti i partiti hanno affinato le proprie proposte. La Lega conferma l'intenzione di voler recuperare gettito dall'aumento del prelievo su banche e assicurazioni, facendo salire di altri due punti l'Irap o chiedendo di usare il Mes (Meccanismo Ue di stabilità) per finanziare la sanità. Forza Italia non molla su affitti brevi e imprese, con la richiesta è di cancellare l'incremento sulla cedolare secca o di sopprimere la norma sui dividendi. Tra le coperture resiste la tassa sull'oro. Ancora FdI è contro la proroga sull'incremento dell'imposta di soggiorno, ma anche la tassa sui pacchetti extra Ue. Noi Moderati vuole il bonus libri e agevolazioni per gli affitti lunghi. Le opposizioni puntano su salario minimo, fondi alla sicurezza tagliando quelle dell’intesa Italia-Albania, ma anche il ripristino di Opzione donna e i congedi paritari. Avs vorrebbe pure la patrimoniale.

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