Il caso.

Lavori in corso, Asse mediano in tilt 

Traffico paralizzato e automobilisti inferociti per il rifacimento del manto stradale 

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Un regalo sicuramente inaspettato. A farlo ai cagliaritani è stato il Comune, che ieri dalle prime ore del mattino ha aperto senza preavviso un cantiere scatenando il caos sull’Asse mediano a 48 ore dalla vigilia di Natale. Risultato: file chilometriche per chi entrava in città dall’hinterland e la rabbia di coloro che, intrappolati al volante, si sono chiesti se fosse il momento giusto per chiudere per mezza giornata, seppure parzialmente, una delle arterie principali della città.

Rabbia e pazienza

È stata tutta colpa di una corsia “sequestrata” dagli operai che hanno dovuto ripristinare un tratto di asfalto nel rettilineo che costeggia il quartiere di Genneruxi in direzione Poetto. Uomini e mezzi si sono messi al lavoro verso le 8, giusto in tempo per accogliere le decine di migliaia di vetture che a quell’ora entrano in città imboccando l’Asse mediano per poi andarsi a distribuire in tutti i quartieri. L’imbuto di auto a passo d’uomo si è formato quasi subito innescando una lunga coda che a metà mattina arrivava alle porte della città, quasi all’altezza dell’ospedale Microcitemico.

A pattugliare il cantiere c’erano anche gli agenti della Polizia municipale, che hanno fatto il possibile per far scorrere la circolazione il più velocemente possibile, ma la mole di veicoli a metà mattina è stata ingestibile.

E tanto per non farsi mancare niente nell’ultimo lunedì prima delle feste, a peggiorare il traffico ci ha pensato anche un incidente tra uno scooter e un’auto poco prima della rotonda del Brotzu.

Imprevedibile

Resta il fatto che per qualche ora l’Asse mediano è diventata per l’ennesima volta una trappola per automobilisti. I più attenti (e fortunati) hanno intravisto la fila di auto crescere in lontananza, trovando così la libertà al primo svincolo possibile. Tanti altri invece si sono ritrovati imbottigliati all’improvviso nella lenta processione che ha richiesto, nel più felice dei casi, almeno una mezz’ora per essere completata.

«È stato un cantiere emergenziale durato circa 4 ore», ha spiegato l’assessore comunale alla Mobilità, Yuri Marcialis. «La pioggia di sabato e domenica ha determinato una situazione di pericolo e l'intervento non era rinviabile».

Rischi

Nel pomeriggio, quando la calma è tornata sull’Asse, si sono potute intuire le motivazioni dell’intervento. La striscia di catrame nuovo di zecca steso per qualche centinaio di metri sembra infatti una piccola toppa su un vestito sbrindellato.

Poche ore dopo gli acquazzoni dello scorso weekend sono rimaste pozzanghere sull’intero tracciato, tanto ampie quanto pericolose per chi le attraversa a velocità sostenuta.

Per non parlare delle buche e dei dossi che si susseguono, formati per le deformazioni di un asfalto che ogni giorno deve sopportare il peso di decine di migliaia di mezzi di tutte le stazze. Trappole potenzialmente mortali per i tanti motocicli che scelgono la tangenziale cittadina e che possono spingersi da codice della strada fino a 70 chilometri orari.

Insomma, che la strada abbia bisogno di un restauro è innegabile. Ma scegliere le giornate più caotiche dell’anno per farlo non è certo l’idea più saggia.

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