Il Piano straordinario d’abbattimento delle liste d’attesa per ora non produce effetti

Colonscopia e visita allergologica: in Sardegna impossibile prenotare 

Dal Cup Web emergono dati allarmanti, in tilt il sistema sanitario 

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Si accorceranno, forse. Non certo oggi, con la colonscopia non prenotabile in qualsiasi angolo della Sardegna e sino a data da destinarsi. Così come la visita allergologica. Per poter essere ricevuti da un gastroenterologo, a Cagliari, ci vogliono 130 giorni; 165 se si ha bisogno di un geriatra, con trasferta obbligata a Pula inclusa.

Non va meglio a Sassari: per un controllo oculistico bisogna aspettare sino a metà luglio dell’anno prossimo e bussare alle porte di Bono. Ma si riesce a fare anche peggio. Gli effetti del Piano straordinario per l’abbattimento delle liste d’attesa, partito dal Brotzu e dal Businco 9 giorni fa - con tanto di visita della presidente della Regione Alessandra Todde - ancora non si vedono. I ritardi accumulati negli anni continuano a sommarsi e pesare sui malati di tutta l’Isola, alle prese con un sistema sanitario che, al di là dei tanti annunci e delle belle intenzioni, non riesce a rispondere nei tempi dovuti. Anzi, sembra persino ulteriormente rallentato.

Sistema in tilt

Qualcosa sarebbe dovuto cambiare: così è stato, ma in negativo. Perché alle attese infinite per sottoporsi alle più comuni visite specialistiche e diagnostiche sembrano aggiungersi preoccupanti zone d'ombra sullo scenario dell'assistenza sanitaria. Troppi gli esami non prenotabili, che mettono i sardi davanti a due sole alternative: rivolgersi al privati, con costi decisamente più elevati e non sostenibili da tutti, o fare la valigia e cercare oltre mare.

Quando va meno male è bene preventivare la trasferta dall’altra parte dell’Isola. Per averne conferma basta collegarsi al Cup Web della Regione, inserire lo spid e attendere fiduciosi con gli occhi fissi sulla rotellina che gira sul display: “Operazione in corso, attendere senza chiudere la finestra. L'attesa potrebbe richiedere alcuni minuti”. Pochi secondi dopo è un altro messaggio a spegnere ogni speranza: “Al momento non ci sono appuntamenti disponibili per i criteri scelti”. Succede a chi avrebbe bisogno di una colonscopia, magari per escludere patologie per le quali una diagnosi tempestiva è fondamentale. Stesso messaggio comparirà a chi cerca un allergologo.

Prevenzione saltata

Sembra quasi un paradosso, con le puntuali campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione che si scontrano con gli altrettanto puntuali ritardi di un meccanismo incapace di stare al passo coi bisogni dei malati sardi. Alle prese con patologie che corrono sicuramente più veloci della sanità pubblica e per le quali il fattore tempo non è certo un dettaglio trascurabile.

Così, davanti al triste record della Sardegna, al primo posto nel mondo per incidenza di diabete di tipo 1 in età pediatrica, stride l'impossibilità di accedere allo studio di un professionista del settore se abiti a Cagliari. Nessuna possibilità in 24 mesi. Il primo posto libero è a Gavoi, il 7 luglio dell'anno prossimo. L'ultima il 16 maggio del 2027 a Orosei, con la tappa più vicina al capoluogo sardo che risulta Teulada: ma anche armandosi di buona volontà e di spirito d'adattamento bisognerà attendere sino al 14 dicembre del 2026. Malissimo anche sul fronte oncologico: per sottoporsi a una tac total body per stadiazione si parte direttamente da fine gennaio del 2026, a Olbia. I nuoresi sono tagliati fuori, per Cagliari la prima possibilità e al Policlinico, il 22 luglio, sempre del 2026.

Attese infinite

«Non è stato possibile trovare appuntamenti per la prestazione selezionata»: l'ennesima porta chiusa in faccia a un genitore che necessita per suo figlio di visita neuropsichiatrica infantile. Per l’elettromiografia sembra dipendere tutto dalla fortuna: in mezza Isola - Centro e Nord - nessuna disponibilità; neanche tra due anni. Che poi è il limite temporale massimo permesso dal sito di prenotazione. Se si dovesse aver bisogno di un ematologo si parte dal 10 luglio del 2026, al Poliambulatorio di Tempio; nel Nuorese la prima opzione è il 16 settembre, a Lanusei dello stesso anno. A Cagliari non c'è nulla prima del 30 settembre, al Brotzu. Lì, dove è partito il Piano straordinario per l'abbattimento delle liste di attesa.

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