Il caso.

Istituto Isola, rilancio tra le polemiche 

Ddl della Giunta per ricostituire lo storico marchio dell’artigianato sardo 

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«La ricostituzione dell’Isola a vent’anni dalla sua soppressione è un atto di giustizia urgente». L’assessore al Turismo e all’Artigianato Franco Cuccureddu l’ha ribadito anche ieri in commissione Autonomia del Consiglio regionale, dove è in discussione il disegno di legge della Giunta per il rilancio dello storico Istituto sardo organizzazione lavoro artigianale. Uno strumento, ha spiegato, per sostenere economia, identità e promozione internazionale dell’artigianato sardo. La ricostituzione avverrà «in forma snella», con un Cda ridotto e l’impiego di personale interno della Regione. Tra le priorità, il recupero del patrimonio dell’istituto: archivii, biblioteche, beni e materiali andati in parte dispersi. Secondo l’esponente della Giunta «è importante approvare il ddl entro due o tre mesi per evitare di perdere l’opportunità di rientrare in possesso del negozio di Porto Cervo che produceva il 70% del fatturato e che permetteva di vendere oggetti di alto valore nei mercati internazionali promuovendo così l’immagine della Sardegna nel mondo». L’immobile era stato ceduto nella scorsa legislatura ma l’imprenditore che aveva ottenuto il bene si è reso disponibile a restituirlo alla Regione con una compensazione economica: sarebbe anche l’unico immobile pubblico presente a Porto Cervo.

Mancato parere

Ma il rilancio avviene tra le polemiche, anche all’interno della stessa maggioranza. Non è un caso che ieri la prima commissione presieduta da Salvatore Corrias (Pd) abbia deciso di rinviare il parere sul ddl della Giunta «per approfondire meglio alcuni aspetti ordinamentali». «All’interno della coalizione», ha spiegato il dem, «si sta portando avanti un confronto». Quindi, secondo Corrias è necessario rilanciare la promozione turistica e culturale della Sardegna «ma chiaramente affideremo all’Aula e ancora prima alla commissione Attività produttive, una presa di posizione politica di accoglimento o meno di questo ddl».

«Spreco di risorse»

Contrarietà netta da parte del centrodestra, soprattutto per lo stanziamento previsto di nove milioni di euro. Per Gianni Chessa, consigliere di Forza Italia ed ex assessore al Turismo, «la rinascita di Isola rappresenta una vera bottega politica di pessimo gusto, che noi non possiamo accettare. Usare soldi pubblici per questa operazione è assurdo. Dicono che si deve fare un'ulteriore promozione dell'artigianato artistico, ma sarà una presa in giro che costerà ai sardi oltre 9 milioni di euro all'anno. Un nuovo carrozzone politico, che era stato chiuso a ragion veduta». Dello stesso avviso il consigliere di FdI Fausto Piga: «Quando erano all'opposizione, sinistra e M5S facevano la morale sui pseudo poltronifici del centrodestra, ora non solo non cancellano leggi tanto osteggiate in passato, ma riesumano Isola dopo vent'anni. Se questa proposta l'avesse presentata il centrodestra, oggi M5S e sinistra sarebbero sul piede di guerra». (ro. mu.)

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