Elmas.

«Io macellaio non farei più questa scelta» 

Massimo Marras: da ragazzo non capivo la sofferenza degli animali 

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«Tornando indietro non farei più il macellaio». Perché? «Voglio troppo bene ai miei cagnolini e agli animali. In passato macellavo maialetti e agnelli senza problemi. Quando ho incominciato questo mestiere non capivo la sofferenza degli animali». Massimo Marras, 71 anni, macellaio a Elmas (ma vive a Sestu) a novembre andrà in pensione. Ma in fondo la sua non è stata proprio una scelta di vita: ha semplicemente seguito l’attività di famiglia, quel negozio aperto 80 anni fa dal padre Cesarino quando Elmas era ancora frazione di Cagliari.

La famiglia

Massimo Marras ha 11 fratelli: sette donne e quattro maschi. La mamma si chiamava Bonaria. «Quando avevo 11 anni, babbo mi ha ritirato da scuola e mi ha portato a lavorare con lui».

La famiglia Marras abitava a Sestu: «Arrivavo in bicicletta a Elmas», dice Massimo Marras, «gli affari sono sempre andati bene, i masesi venivano a comprare la carne da noi. Dopo tanti anni, nel 1980, ci siamo trasferiti in via Sulcitana. Adesso questo negozio storico chiude: avevamo concordato che quando io fossi andato in pensione la macelleria l’avrebbe gestita mio fratello, Alberto. Ma purtroppo lui è morto. Con me finisce la “Macelleria Cesarino”. Mi hanno proposto di affittarla, ma io non ne ho alcuna intenzione».

Dal bancone

Le vendite negli ultimi anni sono in calo: «Con l’avvento della grande distribuzione era inevitabile. Ma se ancora siamo qui, vuol dire che dopo 80 anni nonostante tutto c’è ancora spazio pe ril nostro lavoro».

Certo, ci sono stati anche gli anni d’oro. «Quando c’era mio padre l’attività era una miniera, la gente faceva la fila per acquistare la carne. Adesso ci sceglie chi cerca la qualità». Un pensiero anche alle parentesi negative: «Una brutta crisi ci fu nel periodo della mucca pazza. La gente non comprava più nemmeno i polli, anche se la malattia era solo del bovino. Eravamo in piazza Suella e se avesse continuato così saremmo stati costretti a chiudere la serranda».

In pensione

Oggi sono tempi più duri per i macellai, sono in forte aumento i vegani e i vegetariani: «Scelte rispettabilissime», dice Massimo Marras, «a patto che non si arrivi agli insulti ricevuti quando ho fatto pubblicità sui social: mi hanno trattato da assassino. E dire che anche una delle mie sorelle non mangia carne».

Dopo 60 anni va in pensione: «Non dimenticherò mai mio padre che ha aiutato tantissime persone in difficoltà. Ho seguito il suo esempio e cerco di aiutare il più possibile la Caritas», assicura Massimo Marras. Pentito di aver fatto il macellaio? «Non ho avuto molta scelta, se avessi potuto avrei seguito un’altra strada. Grazie a tutti i masesi e a mio nipote Dario che mi aiutato sino all’ultimo».

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