Consiglio.

Il Puc in Aula: «Città verde e sostenibile» 

Dopo quasi dieci anni è pronto il piano che (ri)disegna lo sviluppo urbano  

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C’è l’idea di una città "viva”, sostenibile ed equa perché disegnata intorno al concetto di prossimità, dietro il nuovo Piano urbanistico comunale che dopo quasi dieci anni di gestazione si prepara ad arrivare in consiglio comunale (martedì e mercoledì prossimo) per l’approvazione finale. Il rilancio del lungomare di Sant’Elia e Marina Piccola, la valorizzazione del Parco dei Colli di Tuvixeddu-Tuvumannu e di Terramaini, oltre a nuovi interventi nei quartieri di Is Mirrionis, San Michele e Pirri, i progetti per i quartieri periferici di Is Mirrionis, San Michele, Sant’Avendrace, la valorizzazione delle zone umide (Santa Gilla e Molentargius), sono alcuni dei passaggi chiave. «Il Puc è la cornice che guiderà lo sviluppo della città nei prossimi decenni», spiega l’assessore alla Pianificazione urbanistica Matteo Lecis Cocco Ortu.

Le strategie

Pensando al futuro, l’obiettivo è fermare il consumo del suolo, puntando sulla riqualificazione delle aree urbane (vedi Sant’Elia, per esempio), incrementando la presenza di aree verdi e rendendole luoghi piacevoli e accessibili, da vivere sette giorni su sette, 24 ore su 24, sia per chi abita il quartiere sia per chi ogni giorno “consuma” questi spazi. Ma nella scenario del Puc, Caglairi sarà anche una città più giusta, ecco perché centrali saranno «le politiche abitative inclusive per affrontare le emergenze abitative e il diritto alla casa», spiega ancora l’assessore. In questo contesto, l’obiettivo, è “costruire” in stretto legame con tutti i diversi protagonisti del territorio (cittadini, associazioni, istituzioni), soluzioni urbane globali che integrano abitazioni, uffici, spazi per il tempo libero, la cultura e i servizi. Cambierà anche l’approccio al dimensionamento. «Il Puc immagina Cagliari con circa 10.000 abitanti in più in 15 anni, ma cambiando radicalmente il mix: non più solo edilizia di libero mercato, ma quota significativa di edilizia sovvenzionata, convenzionata e housing sociale, con un tetto al libero mercato nelle nuove aree di espansione», sottolinea l’assessore Lecis Cocco Ortu.

Turismo

Capitolo turismo. Cagliari non soffre ancora di overtourism, come accede ad altre realtà italiane (Firenze, per esempio) ma è cresciuta in modo impressionante nel settore turistico. «Ecco perché è il momento di regolare con intelligenza lo sviluppo, anche attraverso l’Osservatorio del turismo e la Dmo in avvio», dice ancora l’assessore. E conclude: «Un ruolo importante lo avrà il porto con la riconversione in atto e l’università come motore per uno sviluppo basato su innovazione e ricerca».

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