Pirri.

I 20 anni della Municipalità: «Ma il decentramento è rimasto a metà» 

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Il 7 febbraio la Municipalità di Pirri compirà vent’anni, un anniversario importante che merita di essere celebrato. Così sarà, infatti, grazie ad un ricco programma di eventi che sarà presto svelato. Sulla ricorrenza, tuttavia, è già polemica. Ad innescarla è la stessa presidente della Municipalità, Maria Laura Manca. «Le ricorrenze», spiega, «non servono solo a ricordare ciò che è stato fatto, ma soprattutto a capire cosa resta da fare. E la verità è che la riforma del decentramento non è mai stata pienamente attuata».

Le Municipalità, a Pirri come altrove, «continuano ad operare con competenze limitate, risorse insufficienti e margini di intervento troppo ristretti per rispondere in modo efficace ai bisogni delle comunità che rappresentano». Non un problema tecnico, insomma, ma politico. «Se si crede davvero nel decentramento, occorre renderlo concreto, efficace, realmente attuativo. Non basta affermare il principio della prossimità: servono strumenti reali, chiarezza nei ruoli, capacità decisionale e risorse adeguate».

In caso contrario, il rischio è quello di svuotare le Municipalità di significato, «riducendole a semplici luoghi di consultazione, privi di una reale capacità di incidere». I 20 anni della Municipalità di Pirri non devono quindi rappresentare un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. «Il lavoro politico dei prossimi anni», conclude Manca, «dovrà essere quello di completare una riforma rimasta a metà, trasformando il decentramento in uno strumento capace di incidere davvero sulla vita delle persone».

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