Perdasdefogu.

Gian Paolo è tornato a saltare 

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La rottura del femore, quando aveva 62 anni, faceva presagire alla chiusura del sipario sulla sua passione sportiva. Ma la professionalità dei medici dell’ospedale di Lanusei, che l’hanno operato, ha consentito a Gian Paolo Mura, 65 anni, di Perdasdefogu, di poter tornare in pista e rimettersi in gioco nel salto in alto. Tre anni dopo, in occasione del campionato di società Master su pista che si è disputato nei giorni scorsi a Quartucciu, ha saltato 1 metro e 33 centimetri, terzo miglior risultato a livello nazionale nella categoria Seniores 65. «Dietro la performance c’è, in primis, il lavoro di una struttura pubblica ospedaliera di eccellenza come il Nostra Signora della Mercede che mi piange il cuore sentire sia a rischio di chiusura».

La vicenda

Il 14 luglio 2021 Gian Paolo Mura è scivolato sui gradini della scala, in Comune a Perdasdefogu dove da anni lavorava all’ufficio anagrafe. Subito soccorso, era stato trasportato al Pronto soccorso di Lanusei e da qui in sala operatoria. L’équipe di Luigi Soddu e Davide D’Aquila lo aveva rimesso in piedi sottoponendolo a un intervento innovativo per un un over 60. «Tuttavia i medici - racconta Mura - ritenevano compromessa la carriera sportiva di master di atletica leggera. Avevo chiesto un parere al compianto dottor Ennas, sempre della stessa struttura ospedaliera, che testualmente mi rispose: “Non esiste in Sardegna, né in Italia né al mondo, una casistica dove un individuo ultrasessantenne operato al femore chieda di poter riprendere una specialità cosi dura come il salto in alto. Sarai solo tu con la tua passione a decidere». Mura ci ha creduto, si è dato da fare e, spinto dalla passione che gli scorre nel sangue, è tornato in pista. «Il 31 maggio scorso - racconta l’atleta - sono sceso in pista e, misura dopo misura, non credevo ai miei occhi: sono arrivato a 1,33 metri che nella graduatoria italiana mi posiziona al terzo posto».

Eccellenza

«Terminata la gara senza accusare alcun tipo di fastidio fisico - afferma il tesserato dell’Amsicora Cagliari - ho realizzato che dietro questa performance c'era in primis il lavoro di una struttura pubblica ospedaliera di eccellenza come l'ospedale di Lanusei. Mi piange il cuore sentire ciclicamente voci di un rischio di chiusura o ridimensionamento».

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