Non è solo una questione di percezione. E di età, visto che la sopportazione (o meno) del caldo è anche un fatto anagrafico. Ci sono i numeri pubblicato dal Corriere della Sera che provano il riscaldamento globale: a Cagliari, dal 1975 al 2024, la temperatura media estiva è aumentata di 3,9 gradi, con il picco dei 32,5 registrati nell’estate bollente del 2022. Da record anche i 31,1 del 2003. Quando si stava meglio correva invece il ‘77: lo stesso dato valeva 25,9 gradi.
Nel report sono indicati pure i giorni di caldo intenso, arrivati a quota 71 sempre nel 2022. Al secondo posto, le tormentate calure del 2003, quando il termometro fu da record per 43 volte. Nel ‘77, a riprova che le tendenze climatiche seguono un andamento annuale, il bollino rosso non scattò mai. Quanto alle temperature estive massime, sempre a Cagliari il 2023 è stato l’anno più caldo in assoluto degli ultimi cinquant’anni con 41,8 gradi. Nel ‘76 non si superarono i 30,3 gradi, mentre dal 2019 non è mai andati sotto i 38,5.
Anche le notti tropicali sono un segno del cambiamento climatico: ancora nel 2022 se ne sono contate 105; 101 nel 2023; 98 l’anno scorso; 91 nel 2003. Appena 22 nel 1980, il dato più basso dal ‘74 a oggi. Sull’intensità delle precipitazioni, la più importante anomalia è datata 2024: 16,5 millimetri di pioggia caduta in un giorno. Nel 2018 lo stesso valore era a 16,1, ci sono poi i 15,3 millimetri del 2015 e i 15,2 del 1990. L’anno più siccitoso fu il 1978, con appena 9,2. Il 2022 e il 2024 sono ancora gli anni con la temperatura media annuale più elevata, a quota 19 gradi.
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