Il fenomeno.

Dieta green, boom dei ristoranti vegani 

In costante crescita la domanda di residenti e turisti: l’offerta in città si adegua 

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Fino a dieci anni fa trovare un piatto vegano a Cagliari era una sfida. Oggi, invece, la città è tra le più attive d’Italia, con locali, eventi e community che ne fanno un piccolo laboratorio del cambiamento. Dai ristoranti del centro storico ai market specializzati, fino alle iniziative che riuniscono la comunità come il “Veganuary”, l’offerta è cresciuta di anno in anno, non solo per chi segue una dieta specifica ma anche per chi sceglie di provare una cucina differente.

Il grande interesse

Secondo alcuni esperti del settore, il fenomeno ha avuto un’impennata quattro, cinque anni fa, cavalcando l’interesse sempre maggiore delle persone. «Ho notato viaggiando che la scena di Cagliari è molto più avanti rispetto ad altre città italiane. C’è molto interesse da parte dei ristoratori nel cercare di proporre alternative migliori», racconta Valentina Mele, foodblogger, proprietaria della pagina Instagram VegantasteCagliari.

I piatti vegetali

Nel capoluogo ristoratori e imprenditori hanno colto l’evoluzione delle abitudini alimentari aprendo spazi dedicati all’alimentazione vegetale e alla sperimentazione gastronomica. «La domanda negli ultimi anni è cresciuta tantissimo, potrei dire circa del 30% ogni anno», spiega Valentina Puddu, titolare del ristorante Cavò Bistrot: «C’è ancora chi è diffidente ma nel 99% dei casi, dopo aver rotto il ghiaccio, sono soddisfatti». E Paolo Mantovani del ristorante Gintilla: «L’alternativa veg qua cavalca l’interesse delle persone, basta entrare anche nei grandi supermercati per vedere le scaffalate di prodotti vegani». Ugualmente Adelina Coccodi di Coccodi, il dolce e il salato: «La richiesta è aumentata», e Annalaura Caboni della pasticceria Sienda: «Ci sono sempre più vegani e di conseguenza aumenta la domanda».

Il mercato

Negli ultimi anni anche il turismo ha giocato un ruolo importante. L’arrivo di visitatori stranieri ha spinto diversi locali ad ampliare il menù con alternative plant-based. «La nostra clientela è principalmente nord europea», dice Puddu. «È un cambiamento che si sta stabilizzando e sarà in crescita, anche perché più sostenibile», spiega Nicola Deagostini, titolare del market SardegnaVeg. E i numeri parlano chiaro: nell’ultimo anno il consumo dei prodotti vegani su Glovo è aumentato del 116% in Sardegna, come ha riportato la piattaforma durante l’ultimo “Veganuary”.

Diffidenza da superare

Eppure, il sospetto non è svanito. I professionisti del settore ammettono che il grande pubblico diffida del “vegano”. Spiega Mele, «molte volte è più facile non utilizzare la parola vegano, perché spaventa, come se si trattasse di piatti non accessibili a tutti». Negli ultimi anni, «c’è comunque un interesse sempre maggiore, e a Cagliari è facile andare in qualsiasi posto e trovare l’opzione vegana. Nonostante il pubblico sia ancora un po’ diffidente sempre più persone sono curiose di provare».

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