Regione

Decadenza, tutta la politica col fiato sospeso 

Oggi la decisione del Tribunale civile sul ricorso della presidente contro l’ordinanza-ingiunzione 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Il destino di sessanta consiglieri regionali e di un’intera legislatura è legato a ciò che oggi dirà il collegio della prima sezione civile del Tribunale di Cagliari presieduto da Gaetano Savona. Alle 10 è in programma la lettura della decisione sul ricorso presentato dagli avvocati di Alessandra Todde contro l’ordinanza del collegio di garanzia elettorale che chiede la decadenza per irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali.

Le ipotesi

Si prospettano due scenari: il collegio accoglie l’opposizione al provvedimento della Corte d’Appello e le cose per la governatrice si mettono bene; il collegio rigetta il ricorso e la palla ritorna nelle mani dell’Assemblea sarda (chiamata ad applicare quanto prescritto nell’ordinanza) e, in prima battuta, in quelle della Giunta delle elezioni che ha il compito di verificare le cause di illegittimità sopravvenute e che, nel caso specifico, sospenderebbe il suo giudizio fino al pronunciamento nell’ultimo grado di giudizio. Quindi: nel prima ipotesi cambierebbe davvero qualcosa, anche perché negli ultimi cinque mesi il Campo largo ha dovuto governare con la spada di damocle della decadenza; nel secondo, almeno a livello pratico, resterebbe tutto immutato in attesa di una sentenza definitiva. Che è, grosso modo, la situazione che la politica sarda sta vivendo oggi. In caso di opposizione rigettata, diventerebbe spasmodica l’attesa per l’udienza del 9 luglio fissata dalla Corte costituzionale per discutere il ricorso per conflitto di attribuzioni nei confronti dello Stato e sollevato dalla Regione contro l’ordinanza ingiunzione di decadenza.

Per il momento, i gruppi in Consiglio regionale hanno il fiato sospeso in vista della sentenza di oggi. «C'è attesa», ammette il presidente dell’Assemblea Piero Comandini, «ma è un'attesa molto tranquilla e fiduciosa per il lavoro che hanno fatto i giudici in queste settimane, e che sicuramente ha permesso loro di vedere tutti gli atti per porre fine, come ci auguriamo, a una vicenda che ha occupato per troppo tempo l'interesse anche all'esterno di questo Palazzo». Per poi ribadire: «Sono sicuro che i giudici riusciranno a definire una volta per tutte la situazione della presidente, per cui si darà ragione a quanto è stato fatto all'interno della normativa vigente». Dopodiché, «si potrà riprendere tranquillamente nel perseguimento di quello che è il nostro vero obiettivo: rispondere alle esigenze dei sardi e attuare il programma con il quale abbiamo vinto le elezioni».

In maggioranza

Ottimismo anche tra i consiglieri regionali di maggioranza: «Come Giunta delle elezioni abbiamo sempre detto che l'attesa è necessaria perché si arrivi all'ultimo grado di giudizio», spiega Gianluca Mandas del M5S, «quindi sicuramente prenderemo atto di questa prima sentenza, e poi proseguiranno i lavori del Consiglio regionale fino a quando non si arriverà a una conclusione definitiva. Siamo certi e sicuri che tutto ciò verrà dipanato in tempi molto rapidi». Concetti ribaditi da Salvatore Cau di Orizzonte Comune: «Abbiamo fiducia in quello che la magistratura deciderà di fare e ci riponiamo comunque alla sua decisione. Con serenità perché siamo convinti che tutto si risolverà positivamente». Un ottimismo forse rafforzato da quanto accaduto di recente: il 24 aprile la Procura, pur confermando alcune irregolarità, ha ritenuto sproporzionata la sanzione della decadenza, e ha chiesto al tribunale l'annullamento dell'ordinanza e l'applicazione di una sanzione pecuniaria ridotta rispetto ai 40mila euro inizialmente ipotizzati. Non solo. Ai primi di maggio il Collegio di garanzia ha revocato il mandato all'avvocato Riccardo Fercia, già incaricato di difendere la validità dell'ordinanza di decadenza sia in sede civile che nell'altro filone aperto dal secondo ricorso della governatrice alla Corte Costituzionale. Una decisione adottata a maggioranza dalla nuova presidenza del Collegio, guidata da Massimo Costantino Poddighe.

Centrodestra

Diversi i toni dell’opposizione. «La maggioranza è senza una guida da quando è incorsa in questo inciampo», attacca Stefano Tunis di Sardegna al Centro 20Venti, «sia che Todde sia perdonata per gli enormi errori che ha commesso, oppure che sia definitivamente sanzionata, deve essere messa la parola fine rispetto a questa vicenda. La speranza è che la cosa non la metta nelle condizioni di dover chiedere al Consiglio regionale - e in particolare alla sua maggioranza perché la minoranza non sarebbe disponibile - un voto spericolato contro la decadenza». Questo, per Tunis, «sarebbe l'ultimo atto di un atteggiamento irresponsabile nei confronti delle istituzioni». E Paolo Truzzu di FdI: «Domani ci aspettiamo che la magistratura e i giudici facciano il loro dovere, niente di più. Anche se per noi il vero problema politico di questa legislatura non è sicuramente la decadenza, ma l'incapacità della presidente di produrre provvedimenti utili per i sardi». Intanto, filtra dallo staff della governatrice, «la presidente è serena e attenderà la sentenza a testa alta e nel frattempo lavora sui principali dossier aperti in Sardegna». Non per niente, per domani a Villa Devoto è già convocato un vertice di maggioranza sulla sanità.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi