Finisce in un rovente pomeriggio di metà giugno l’avventura dei Crusaders nel campionato di football americano a 9 2025. A Terramaini, nei quarti di finale dei playoff (semifinale della Conference Sud), i cagliaritani non reggono l’urto dei Legionari, arrivati da Roma per “vendicare” l’eliminazione partita un anno fa a campi invertiti sempre allo stesso punto della post season. Alla fine il tabellone segna 32-41 (12-21 all’intervallo) e consegna ai romani il pass per la finale di Conference contro Bari o Formigine (che giocano stamattina). L’amarezza per la sconfitta è accresciuta da fatto che, per la prima volta dopo sei partite di regular season (tutte vinte), i Cru potevano giocare di fronte al proprio pubblico, anche se poche decine di coraggiosi hanno sfidato (protetti dagli ombrelloni da spiaggia) il sole a picco.
Rispetto al girone della regular season (la cui facilità ha forse ingannato), mancano nel match di ieri le trasformazioni da due punti che erano state l’arma vincente del IX di Tim Tobin (ieri 1/5). Ma soprattutto è la tensione a tradire i Crusaders: «Hanno fatto di tutto per innervosirci e ci sono riusciti. A cominciare dal fatto che siamo stati costretti a cambiare maglia all’ultimo momento e a giocare in nero con questo caldo. C’è grande delusione», ammette a fine gara il presidente Emanuele Garzia. ( c.a.m. )
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