Una riflessione sulle fragilità e le risorse delle nuove generazioni: “Ecco, faccio una cosa nuova… i giovani, la novità che rinnova il mondo”. In un momento storico segnato da incertezze e timori sul domani, il College Sant’Efisio – riconosciuto dal 2022 come primo e unico collegio di merito della Sardegna – ha inaugurato con questo tema per nulla banale il via all’anno accademico 2025-2026, ieri nell’aula magna del Seminario arcivescovile.
Si riparte
«Per noi l’inaugurazione dell’anno accademico è un momento per dare senso al tempo che vivremo con i nostri ragazzi, ogni anno è diverso e questa volta abbiamo scelto di ospitare la professoressa Bignardi che ci aiuterà a leggere in maniera attuale le sfide che i giovani oggi sono chiamati ad affrontare. Vogliamo che si sentano davvero protagonisti», ha spiegato don Emanuele Meconcelli, direttore del College Sant’Efisio, introducendo il significato della cerimonia di apertura. Un momento di festa e di riflessione alla presenza dell’arcivescovo Giuseppe Baturi e non solo per la comunità collegiale. Presenti, infatti, sia i rappresentanti dell’Università di Cagliari, con il prorettore Vicario Gianni Fenu, che quelli del Comune e della Regione, con i saluti dell’assessora all’ambiente Luisa Giua Marassi e del vicepresidente del Consiglio regionale, Giuseppe Frau.
L’ospite
Intervento centrale della mattinata quello della professoressa Paola Bignardi – pedagogista e formatrice, già presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana e coordinatrice dell’Osservatorio giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi superiori.
A partire da “Le città invisibili” di Italo Calvino, Bignardi ha guidato il pubblico in una riflessione profonda sul ruolo dei giovani come forza motrice di rinnovamento, per la società e per la Chiesa. «Il dono che i giovani fanno al mondo è l’inedito, la novità, l’esplorazione del non ancora vissuto, che è carica di rischio ma anche di stupore - ha affermato - i giovani si affacciano al mondo con curiosità, sanno accogliere inquietudini e sanno ancora sognare».
Le criticità
La pedagogista ha poi condiviso alcuni dati emersi dalle recenti ricerche sull’universo giovanile: «I primi motivi di sofferenza dei giovani sono la percezione di solitudine e la paura del domani – ha detto –. Circa il 67% dei giovani ritiene che il proprio futuro sarà instabile e ricco di rischi. E a questo si aggiunge lo scontro con l’eccessiva rigidità degli adulti: molti ragazzi faticano a trovare le parole per descrivere il proprio dolore e vivono il peso crescente della competizione».
In chiusura l’appello alle generazioni adulte: «Fate capire agli studenti che sono visti davvero, oggi c’è molto bisogno di mettersi in ascolto dei giovani, di dare loro occasione di esprimersi e fare loro capire quanto valgano», ha detto Paola Bignardi.
Realtà importante
Il collegio universitario Sant’Efisio ospita attualmente 114 studenti, a maggioranza femminile, provenienti non solo dall’Isola ma anche da diverse parti del mondo: Eritrea, Repubblica Democratica del Congo, Israele, Sud Sudan e persino Giappone. La provincia più presente? Nuoro, mentre il comune di provenienza più piccolo è Illorai.
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